Spettacolo dal vivo: dalla Regione Emilia-Romagna un investimento record di oltre 30 milioni per il triennio 2025–2027
Sostenuti 153 progetti e per la prima volta superata la soglia dei 10 milioni di euro per un solo anno
In Emilia-Romagna lo spettacolo dal vivo non è solo cultura, ma una vera infrastruttura civile. Un sistema che nel tempo ha saputo costruire coesione, identità, occasioni professionali e sviluppo territoriale, consolidandosi come uno dei più vitali e articolati in Italia. Ora, con il nuovo Programma triennale 2025–2027 che si fonda sulla L.R. 13/1999, la Regione conferma e rilancia questo impegno, mettendo in campo oltre 30 milioni di euro in tre anni, con una dotazione senza precedenti già nel primo anno: 10.096.400 euro stanziati per il 2025.
Si tratta di una cifra record, mai raggiunta prima, che segna un incremento netto – 671.900 euro in più rispetto al 2022 – e che permette di sostenere ben 153 progetti selezionati attraverso il bando, pubblicato nel marzo scorso, che ha raccolto 192 candidature da tutta la regione. Un segnale forte, che testimonia la volontà della Regione di continuare a investire in una rete diffusa e capillare di soggetti culturali, pubblici e privati, che animano il territorio con attività teatrali, musicali, coreutiche, multidisciplinari e performative.
I progetti ammessi al finanziamento sono stati scelti in base a criteri precisi: la loro coerenza con gli obiettivi del Programma regionale per lo spettacolo dal vivo, il livello di qualità artistica, l’innovazione delle produzioni, la capacità di attivare collaborazioni e costruire reti a più livelli, dall’ambito locale a quello internazionale. Fondamentale anche l’attenzione alla sostenibilità economica, elemento ormai imprescindibile in ogni politica culturale strutturale. Un principio guida resta l’equilibrio territoriale, per garantire un accesso equo alla cultura su tutto il territorio emiliano-romagnolo.
Ma a rendere ancora più significativa l’azione della Regione è la visione inclusiva che accompagna questo investimento: accanto alle esperienze più consolidate, vengono sostenute anche le nuove espressioni artistiche, in particolare quelle che attraversano i linguaggi contemporanei, dalla danza ai progetti multidisciplinari. Non a caso, tra i soggetti finanziati per il 2025 si contano anche 9 nuovi ingressi, selezionati per l’originalità delle idee, la qualità delle proposte e la solidità organizzativa: tra questi, due progetti legati al circo contemporaneo e all’arte di strada, due dedicati alla produzione e distribuzione teatrale, due nuovi festival musicali (rock e pop), un festival di blues, un nuovo festival di musica classica e un soggetto attivo nella produzione musicale.
Il finanziamento regionale per il 2025 è articolato in base ai diversi ambiti artistici: 3,7 milioni di euro sono destinati al teatro (per 58 progetti), 674.600 euro alla danza (16 progetti), 1,8 milioni al multidisciplinare (19 progetti), quasi 2 milioni alla musica (44 progetti) e 240.200 euro al circo contemporaneo e all’arte di strada (9 progetti). A questi si sommano 1,7 milioni di euro destinati a 7 progetti di coordinamento a valenza regionale, che riguardano la promozione e distribuzione dello spettacolo dal vivo su scala ampia.
Non mancano poi i fondi straordinari. Per il 2025 è già stato concesso un contributo di 3 milioni di euro alla Fondazione Teatro Comunale di Bologna, in quanto ente riconosciuto di prioritario interesse nazionale nel settore musicale. Si affiancano anche le risorse previste dalla Legge regionale 2/2018 sullo sviluppo del settore musicale, la prima in Italia dedicata interamente a questo ambito: per l’anno in corso sono stati stanziati 2 milioni e 190 mila euro, con l’obiettivo di promuovere la musica non solo come produzione culturale, ma come opportunità economica e di crescita sociale, in particolare per le nuove generazioni. Infine, grazie all’accordo con il Ministero della Cultura, si aggiunge un contributo statale di 278 mila euro destinato al Centro di Residenza e a cinque progetti di residenze artistiche nei territori, la cui selezione è attualmente in corso.
Con questo Programma, l’Emilia-Romagna consolida un primato già ampiamente riconosciuto. La Regione è infatti prima in Italia per numero di rappresentazioni in rapporto alla popolazione, seconda per numero assoluto di spettacoli e terza per spettatori, dopo Lombardia e Lazio. Un risultato che non nasce per caso, ma da un’azione coerente, continuativa e lungimirante, in cui lo spettacolo dal vivo viene considerato parte integrante del sistema regionale, capace di generare valore culturale, economico e sociale.
Il nuovo triennio 2025–2027 si apre quindi con una visione chiara: non solo sostenere, ma rilanciare. Accompagnare il mondo dello spettacolo dal vivo verso le trasformazioni in atto – tecnologiche, artistiche, sociali – investendo non solo in numeri, ma in idee, persone, progetti.
Allegati
- Data di pubblicazione
- 01/07/2025
- Ultima modifica
- 01/07/2025