- Data di pubblicazione
- 14/02/2022
- Ultima modifica
- 14/02/2022
Tra star e grandi promesse, ecco la 41esima edizione di Bologna Festival
A Bologna da marzo a ottobre
Il calendario è spostato di un mese rispetto alle abitudini per lasciar decantare i disagi che la pandemia potrebbe ancora causare, ma Bologna Festival c’è, e alla sua quarantunesima edizione, con la direzione artistica di Maddalena Da Lisca, si annuncia nel segno delle sue tradizionali traiettorie, con le diverse rassegne che s’intrecciano portando sotto le due Torri grandi interpreti e giovani promesse e un confronto mai scontato sia con il repertorio che con le pagine musicali più recenti.
Si parte il 30 marzo con il ciclo di incontri Carteggi Musicali che propone importanti appuntamenti al Museo della Musica fino al 26 aprile tra scritti autografi, epistolari e testimonianze musicali per far luce sugli aspetti più nascosti dell’esistenza e del pensiero di compositori come Verdi e Debussy, di grandi interpreti dei nostri tempi come Giuseppe Sinopoli e di grandi interpreti del passato come Farinelli. E proprio in concomitanza con l’appuntamento dedicato al più noto castrato della storia, l’11 aprile nella Chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano, si terrà il concerto del controtenore polacco Jakub Józef Orliński.
Dal 2 maggio s’inaugura la stagione vera e propria che condensata nel tempo, tra il 2 maggio e il 9 giugno, assume la forma di un festival. Come di consueto all’Auditorium Manzoni la rassegna Grandi Interpreti sfoggia alcuni tra i più importanti direttori d’orchestra del momento. Protagonisti del concerto inaugurale del 2 maggio John Eliot Gardiner e i suoi English Baroque Soloists in un programma che accosta Haydn a Mozart. Il 5 maggio sale sul podio della Chamber Orchestra of Europe per dirigere la Seconda Sinfonia di Schumann il direttore ceco Jakub Hrůša, inseguito da tempo e da sei mesi direttore ospite dell’Orchestra di Santa Cecilia. Si unisce a loro l’eclettica violinista Patricia Kopatchinskaja, che torna a Bologna Festival con uno dei capolavori del repertorio violinistico classico, il Concerto per violino e orchestra op.61 di Beethoven. Il 12 maggio insieme all’Accademia dell’Annunciata di Riccardo Doni, orchestra con strumenti originali che indaga il repertorio barocco e preclassico, Mario Brunello, al violoncello piccolo, esegue un programma dedicato a Giuseppe Tartini e autori coevi. Primo recital pianistico del festival, il 19 maggio con il giovane Alexander Gadjiev, premiato al Concorso Chopin di Varsavia che esegue pagine di Chopin e Schumann. Il 24 maggio si potrà ascoltare invece Vivica Genaux, una delle voci chiave della Baroque Renaissance, che insieme ai Musiciens du Louvre propone arie dalle opere di Händel e Porpora, mentre il 31 maggio sono in programma Daniel Harding, la Mahler Chamber Orchestra e la violinista russa Alina Ibragimova con l’Egmont ouverture di Beethoven, la Settima Sinfonia di Dvořák e il Concerto per violino e orchestra op.64 di Mendelssohn. Si chiude il 9 giugno con un concerto di Khatia Buniatishvili, pianista georgiana che sceglie di alternare Satie a Bach, Chopin a Schubert e Liszt. Segnaliamo poi che in concomitanza di ogni concerto della rassegna c’è la bella novità di Prima delle Note, guida all’ascolto con Guido Barbieri e Fabio Sartorelli all’Oratorio di San Filippo Neri.
Con l’estate torna Talenti, sezione dedicata ai giovani talenti nazionali e internazionali, che si svolge nell’ambito della rassegna Pianofortissimo & Talenti organizzata da Inedita per la Cultura. La rassegna vede la luce nella cornice del chiostro di Santo Stefano e sono tutti italiani, questa volta, i giovani concertisti esordienti: Kevin Spagnolo (clarinetto) e Simone Rugani (pianoforte) seguiti da Luca Giovannini (violoncello) e Martina Consonni (pianoforte), I Solisti della Camerata Accademica, il pianista Davide Ranaldi vincitore del “Premio Venezia” e il Quartetto Eos, per un programma che unisce musica da camera, pianoforte e pagine barocche.
L’autunno invece porta con sé la storica rassegna Il Nuovo e l’Antico dedicata alla musica antica e contemporanea, che quest’anno sviluppa una particolare attenzione alla musica per strumenti a tastiera, nuovi o antichi, tradizionali o preparati, elettronici o giocattoli. Nel corso della rassegna ospitata dal 21 settembre al 27 ottobre all’Oratorio di San Filippo Neri, si potranno ascoltare i Preludi di Couperin su Játékok di Kurtág nei folgoranti “Aforismi” impaginati dalla pianista Maria Grazia Bellocchio (26 settembre), l’excursus al fortepiano di Andreas Staier (20 ottobre), mentre Emanuele Arciuli (11 ottobre) scorre da John Cage a George Crumb, Missy Mazzoli o Marga Richter passando da un clavicembalo a un toy piano, da un pianoforte preparato ad un pianoforte a coda o una tastiera elettronica. Nuovo e Antico si intersecano poi nelle polifonie vocali dei Tallis Scholars, in apertura di rassegna il 21 settembre nella Chiesa dei Santi Bartolomeo e Gaetano, mentre è totalmente proiettato verso la contemporaneità il concerto del percussionista Simone Rubino (17 ottobre). Chiude la rassegna il violinista Enrico Onofri che con il suo Imaginarium Ensemble ci riporta all’Antico, alla scoperta del più raro repertorio seicentesco.
Segnaliamo infine il largo spazio dedicato ai piccoli con Baby BoFe’ e Note sul Registro e i Viaggi Musicali ad Arte Sella e in Giordania, in compagnia di Mario Brunello, Viktoria Mullova e Misha Mullov- Abbado, che regaleranno emozionanti giornate di musica e arte in mezzo alla natura o sullo sfondo di siti archeologici.