- Data di pubblicazione
- 07/08/2020
- Ultima modifica
- 07/08/2020
A teatro nel borgo. L’ultimo weekend di Trasparenze è in Appennino
Dal 7 al 9 agosto a Gombola
Si conclude con altri tre giorni in Appennino l’ottava edizione di Trasparenze Festival partita il 31 luglio con un weekend a Gombola, dove il Teatro dei Venti ha inaugurato il suo progetto di residenza artistica all’Ostello Podesteria. Dopo i giorni trascorsi nel borgo, e un intenso passaggio del festival a Modena città, dove la compagnia guidata dal regista e direttore artistico Stefano Tè ha riannodato i fili del suo progetto culturale sul territorio con laboratori ed eventi dedicati, dal 7 al 9 agosto la comunità di Trasparenze torna a radunarsi a Gombola per gli ultimi appuntamenti di questa edizione attraverso la quale, spiega Tè – “stiamo elaborando il prototipo di una nuova idea di azione culturale, di accostamento tra creatività e comunità”.
Spettacoli, concerti, escursioni nel borgo e lungo i sentieri invitano il pubblico a mettersi in cammino per scoprire angoli segreti del territorio e guadagnarsi momenti e incontri sorprendenti. Saranno solo quaranta (divisi in due gruppi di venti), per esempio, gli spettatori che potranno attraversare il bosco il 7 agosto per incontrare cacciatori, prede e divinità che s’inseguono nel fitto della selva, protagonisti del primo studio di Uomini e dèi di Vittorio Continelli e Teatro dei Venti, dedicato ad Artemide e Atteone. Il secondo capitolo, su Erigone e Dionisto, è invece in programma sempre in doppia replica il 9 agosto. Nella stessa giornata del 7, di sera alle 20, la compagnia O Thiasos TeatroNatura presenta Canti del vivo – Serenate, lamenti e altri canti dell’anima, concerto canoro polifonico e strumentale di e con Camilla Dell’Agnola e Valentina Turrini che con le loro voci, il suono della viola, della dulsetta e del tamburo si fanno veicolo per condividere il cantare nel luogo naturale. Per il ciclo Mundus incontra Trasparenze, alle 21.30 Peppe Servillo e il pianista Natalio Mangalavite presentano poi Il resto della settimana, con brani tratti dall’omonimo romanzo di Maurizio De Giovanni dedicato alla Napoli “ammalata” di tifo calcistico.
È ancora il Teatro dei Venti ad aprire il programma dell’8 agosto, con la Pentesilea diretta da Tè, racconto di uno scontro tra guerrieri che arrivano a desiderare la morte dell’altro per il troppo amore. Seguono Iaia Forte e Javier Girotto con l’anteprima assoluta di Interno Familiare, tratto “Il mare non bagna Napoli” di Anna Maria Ortese che attraverso questo celeberrimo capolavoro della letteratura italiana è riuscita a raccontare Napoli con sguardo lucidissimo e poetico, puntando gli occhi su un microcosmo domestico. Alle 20 nel prato del borgo Vittorio Continelli presenta invece il suo “discorso sul Mito”, il racconto dell’umanità attraverso il filtro di storie antichissime, mentre alle 22.30 è in programma un concerto di Cranchi, con un repertorio di canzoni d’autore che “sanno di pianura e di fiume, di gente che vede le montagne, ma non le ha mai scalate, che sente il profumo del mare, ma non lo ha mai navigato”.
Oltre all’incursione nel bosco col Teatro dei Venti, il programma di domenica 9 agosto prevede Kotekino Riff – esercizi di rianimazione reloaded di Andrea Cosentino, in questa replica in coppia con il batterista Igino L. Caselgrandi, per dar vita a una roulette russa di gag sull’idiozia, nello stile clownesco e intelligente dell’attore e regista Premio Ubu speciale nel 2018 “per la sua lunga opera di decostruzione dei linguaggi televisivi attraverso la clownerie”. Concerto di chiusura alle 21.30 con gli Zambra Mora, con la loro ricerca musicale che spazia dallo stile arabo-andaluz e dal flamenco, vissuto nei suoi stili più semplici e fruibili come i tangos e le rumbe, alla musica ebraica, in particolare il klezmer e lo swing manouche, proponendo una rilettura di brani tradizionali di questi stili e composizioni originali ad essi ispirati.
Tra gli altri appuntamenti in programma segnaliamo due incontri di approfondimento sui temi del festival con il critico teatrale Giulio Sonno (consulente alla direzione artistica di Trasparenze 2020), l’8 e il 9 agosto dalle 10.30 alle 12.00 all’Asineria di Gombola, e una serie di attività dedicate agli Spettatori Residenti che sottoscrivono un abbonamento per trascorrere due o più giornate nel borgo, tra cui un’escursione guidata per il grande arco naturale di Ponte Ercole e Yoga, sedute di meditazione e trattamenti Shiatsu con Marco Guerzoni.
Trasparenze è un progetto di Teatro dei Venti e ATER – Circuito Regionale Multidisciplinare, con il contributo del Comune di Modena e della Fondazione di Modena, con il patrocinio del Comune di Polinago.