Tosca. Il capolavoro di Puccini in scena al Teatro Regio

Debutto il 27 aprile. Repliche il 28 e 29 aprile e il 4, 5 e 6 maggio

23 aprile 2018

Venerdì 27 aprile (alle 20.00) al Teatro Regio di Parma si alza il sipario sulla Tosca, il capolavoro di Giacomo Puccini ricco di trovate e colpi di scena e incentrato sulla tragedia di un amore perseguitato. L’opera è composta dal musicista lucchese su libretto di Giuseppe Giocosa e Luigi Illica ispirato all’omonimo dramma storico di Victorien Sardou, ambientato nella Roma ottocentesca e pensato e scritto per la stella del teatro francese Sarah Bernhardt. Dopo il debutto, nell’ambito della stagione lirica parmense sono in programma cinque repliche: il 28 e 29 aprile e il 4, 5 e 6 maggio (venerdì 27 aprile, venerdì 4 e domenica 6 maggio alle 20.00; sabato 28 aprile e sabato 5 maggio alle 17.00; domenica 29 aprile alle 15.30). Il nuovo allestimento del Teatro Regio è ideato da Alberto Fassini e ripreso da Joseph Franconi Lee. Con il supporto delle scene e dei costumi di William Orlandi e delle luci di Roberto Venturi, in un tripudio di luci e di effetti chiaroscurali, il regista sviluppa l’idea ronconiana di architetture incombenti e di scenografie deformate e grandangolari che restituiscono, aggiornandolo, l’opprimente clima papalino della Roma pre-napoleonica. “Ho riveduto l’originale di Fassini lasciando intatta l’idea centrale – scrive Joseph Franconi Lee – bianco e nero dominano la scena, che può apparire come un film noir francese degli anni Cinquanta. Ma il cuore di Tosca, morso da Scarpia, si squarcia in una ferita di dolore e uno scialle rosso, come una lunga scia di sangue, scorre sulla sua angoscia, tetra e senza conforto… Si parte da una chiesa che è spazio più politico che religioso, dove Cavaradossi dipinge camminando sul quadro. Poi il Te Deum in una cupola in controluce, come se fosse una visione di forte potenza pittorica. Infine Tosca, che nell’arte racchiude il senso dell’amore e dell’onestà, ritratta come una piccola formica schiacciata dall’oppressione del potere, ma risoluta nel suicidio finale. La sua scelta estrema è scolpita in dieci magici secondi fermi in tableau”. Alla raffinatissima regia di Franconi Lee si aggiungono le voci possenti degli interpreti. Nel ruolo della cantante Floria Tosca si alternano Anna Pirozzi e Saioa Hernández; gli altri due protagonisti del tragico triangolo amoroso sono interpretati da Andrea Carè e Migran Agadzhanyan (il pittore Mario Cavaradossi) e da Francesco Landolfi e Angelo Veccia (il sadico barone Scarpia, capo delle guardie pontificie). Completano il cast Luciano Leoni (Cesare Angelotti), Armando Gabba (il sagrestano), Luca Casalin (Spoletta), Nicolò Ceriani (Sciarrone), Roberto Scandura (un carceriere) e Carla Cottini (un pastore), diretti da Fabrizio Maria Carminati, sul podio dell’Orchestra Filarmonica Italiana, del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani e del Coro di voci bianche della Corale Giuseppe Verdi di Parma preparato da Beniamina Carretta. Con la Tosca pucciniana ebbe inizio il Novecento: andò in scena per la prima volta in gennaio del 1900, al Teatro Costanzi di Roma, in presenza di numerose personalità dell’epoca (fra cui la regina Margherita e i musicisti Mascagni e Cilea). Le repliche registrarono il tutto esaurito e nel giro di due anni Tosca venne rappresentata in oltre quaranta allestimenti in tutta Europa: un successo che continua a tutt’oggi e che la pone tra i titoli più frequentati e più popolari del repertorio operistico (amatissimi dal pubblico i suoi duetti e le tre romanze: “Recondite armonie”, “E lucevan le stelle” e “Vissi d’arte”, aria che riassume lo smarrimento e la disperazione di Tosca). L’allestimento del Teatro Regio è dedicato, nel 50° della morte, al Maestro Tullio Serafin, uno dei massimi direttori d’orchestra del Novecento, scopritore e maestro di Maria Callas, protagonista di una prestigiosa carriera internazionale che per oltre 60 anni lo ha visto sul podio delle principali orchestre nei teatri di tutto il mondo, applaudito e amato al Teatro Regio di Parma (tra gli anni Venti e Quaranta), dove ha diretto “Aida”, “Traviata”, “Carmen”, “Fedra”, “Francesca da Rimini”, “Guglielmo Tell”, “I Maestri cantori di Norimberga”, “Parsifal”. Lo spettacolo è sopratitolato e la sua durata complessiva, compresi due intervalli, è di 2 ore e 35 minuti. Prima del debutto, sabato 21 aprile (alle 17.00) al Ridotto del Teatro Regio (con ingresso libero), Tosca verrà presentata al pubblico nell’ambito di “Prima che si alzi il sipario”. Nel corso dell’incontro Giuseppe Martini, dialogando con Gerardo Tocchini, metterà in luce gli aspetti salienti dell’opera e gli allievi del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma – il soprano Sofia Olivieri, il tenore Lee Chung e il baritono Lee Chi Hoon – coordinati da Donatella Saccardi e accompagnati al pianoforte da Roberta Ropa, interpreteranno i brani più significativi della Tosca. Domenica 22 aprile (alle 20.30), in occasione della prova antegenerale aperta, Tosca si svelerà in anteprima al pubblico degli Under 30 e delle scuole. La prova generale, riservata ancora alle scuole e alle associazioni, si svolgerà martedì 24 aprile (alle 15.30). La Stagione lirica del Teatro Regio di Parma è realizzata con il sostegno di Comune di Parma, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e della Regione Emilia-Romagna.