Trasparenze Festival 2018

Il Teatro come luogo di cittadinanza dell'utopia e del possibile. Videointerviste a Chiara Guidi e Stefano Tè

09 maggio 2018

Trasparenze Festival 2018 è a Modena dal 10 al 13 maggio al Teatro dei Segni e in altri luoghi della città con 14 spettacoli, 2 prime nazionali, 4 esiti di Laboratorio, 2 residenze artistiche, 4 concerti e un  incontro dedicato al Teatro Sociale d’Arte.

L’idea di un Teatro come luogo di cittadinanza dell’utopia e del possibile, del dialogo tra comunità stratificate e tra pratiche artistiche diverse, è quella che propone la sesta edizione di Trasparenze come racconta nella videointervista il direttore artistico, Stefano Tè.

Si apre il 10 maggio con lo spettacolo della compagnia Teatro dell’Argine con i detenuti del Carcere di Castelfranco Emilia, “Il palazzo incantato” (ore 18.30 solo per il pubblico autorizzato). Nella stessa giornata andrà in scena la prima delle nove repliche de “El viatge de la vergonya” prima nazionale degli spagnoli Nafrat Collectif (ore 19.30, 20.45, 22.30 – per 25 persone con prenotazione obbligatoria), spettacolo itinerante con partenza dall’Area Festival di Via San Giovanni Bosco dal 10 al 12 maggio. La giornata del 10 maggio si conclude al Teatro dei Segni con la performance partecipativa “M²” della compagnia Dynamis, lavoro selezionato tramite la Chiamata pubblica per gli Spazi Urbani, alle ore 21.00 e a seguire con l’Esito della residenza artistica della compagnia senegalese Takku Ligey (ore 22.00).

L’11 maggio il Festival arriva in centro storico, in luogo da definirsi, con la performance di danza “Barbecho Urbano”, prima nazionale degli spagnoli Natxo Montero danza alle ore 15.00. Nell’Area Festival di Via San Giovanni Bosco s’inaugura la presenza dei Teatri Mobili, un Bus e un Camion che dall’11 al 13 maggio ospiteranno, con diverse repliche al giorno, spettacoli adatti per tutta la famiglia, “Manoviva” della compagnia Girovago e Rondella e “Antipodi” della compagnia Dromosofista. L’11 maggio va in scena anche l’esito del Progetto HO(ME), workshop con gli abitanti del quartiere a cura di Giselda Ranieri, Anna Serlenga e Rabii Brahim, alle ore 19.30, progetto selezionato con la Chiamata Pubblica per gli Spazi Urbani; mentre alle ore 20.30 “Domino” anteprima della compagnia Teatro Nucleo (ore 20.30) in Largo Murialdo. La giornata di spettacoli si conclude al Teatro dei Segni con la prima regionale di TVATT, una produzione di Etérnit e Teatraltro alle ore 22.00.

Sabato 12 maggio è dedicato agli esiti dei Laboratori che diversi artisti della scena contemporanea hanno curato all’interno di progetti in ambito sociale. Si parte al mattino, alle ore 10.30 in centro storico con la performance “Poem of you, whoever you are”, esito del Laboratorio della danzatrice Simona Bertozzi con i richiedenti asilo del Gruppo Marewa, si prosegue con “PASTÊLA! La memoria del cibo” del Teatro delle Ariette, esito del Laboratorio con gli ospiti della Casa Protetta San Giovanni Bosco. Alle ore 15.00 in Area Festival va in scena “Ekstase – indagine sulla durata. Estratti” della compagnia BlakSoulz, progetto di danza selezionato con la Chiamata per gli Spazi Urbani, in replica anche alle 16.00 e alle 17.00. Alle ore 15.30 presso Cajka Teatro (Via della Meccanica 19) va in scena “BLINK”, esito del Laboratorio del danzatore Daniele Albanese con il Gruppo l’Albatro, il progetto di Teatro e Salute Mentale del Teatro dei Venti. Alle ore 17.00 Chiara Guidi presenta presso il Carcere di Modena i suoi “Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia di Dante” con la partecipazione di un gruppo di detenuti attori nella lettura del Canto V del Purgatorio (ingresso riservato al pubblico autorizzato). La giornata del sabato prosegue con la replica di “Barbecho Urbano”, spettacolo di danza della compagnia Natxo Montero alle ore 19.30 in Area Festival. Alle ore 19.30 parte la prima replica della giornata de “El viatge de la vergonya”, spettacolo di Nafrat Collectif per 25 spettatori (altre repliche alle ore 20.45 e alle 22.30). Alle ore 21.00 si conclude, con un esito aperto al pubblico, la seconda edizione dei Cantieri, il progetto di micro-residenza artistica e di riflessione sulla creatività contemporanea che quest’anno ha coinvolto le compagnie bologninicosta, Cantiere Artaud e Generazione Disagio.

Domenica 13 maggio alle ore 10.00 presso il Teatro Storchi avrà luogo l’incontro “Che arte sarà?” nel quale artisti, operatori teatrali, critici e istituzioni dialogheranno intorno a proposte e idee per una pratica di teatro sociale del futuro. L’incontro è organizzato da Teatro dei Venti, Teatro Ebasko, Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna in collaborazione con ERT – Emilia-Romagna Teatro Fondazione e ATER – Associazione Teatrale Emilia-Romagna. Dopo i saluti delle Istituzioni e un’introduzione affidata a Claudio Longhi, Andrea Porcheddu e Gerardo Guccini i partecipanti si divideranno in diversi tavoli di lavoro, dislocati in differenti luoghi del centro storico per elaborare proposte e idee inerenti regia, drammaturgia, lavoro attorale e organizzazione nell’ambito del teatro sociale.

Info e iscrizioni: convegno@trasparenzefestival.it

Nella stessa giornata in Area Festival andranno in scena le ultime repliche degli spettacoli “Manoviva” e “Antipodi” di Girovago e Rondella e della Compagnia Dromosofista nel Bus e nel Camion dei Teatri Mobili (per gli orari consultare il programma sul sito). 

Il Festival si chiude domenica alle ore 21.00 presso il Teatro dei Segni con “Ubu Re”, del Teatro dei Venti, diretto da Stefano Tè, realizzato in collaborazione con il Coordinamento Teatro Carcere Emilia-Romagna, al quale prendono parte i detenuti della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia e del Carcere di Modena.

Il Festival è realizzato dal Teatro dei Venti in collaborazione con ATER – Associazione Teatrale Emilia-Romagna e con Teatro Ebasko, nell’ambito del Progetto Andante, con il finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e con il contributo del Comune di Modena. 

 

Video

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