Tre Stabat Mater. Jordi Savall inaugura Bologna Festival 2023

Il 2 aprile al Teatro Auditorium Manzoni di Bologna

30 marzo 2023

Tre capolavori della produzione vocale sacra di fine Seicento e inizio Settecento e uno dei massimi interpreti della viola da gamba oltre che grande direttore d’orchestra. Gli ingredienti per il concerto inaugurale perfetto ci sono tutti. Ad aprire la 42ª edizione di Bologna Festival, domenica 2 aprile ore 20.30 al Teatro Auditorium Manzoni  di Bologna, saranno infatti Jordi Savall, qui in veste proprio di direttore, con i suoi complessi Le Concert des Nations e la Capella Reial de Catalunya, in un ricercato programma che accosta tre delle numerose versioni musicali della sequenza Stabat Mater dolorosa di Jacopone da Todi, ovvero la versione corale di pura linearità composta da Marc-Antoine Charpentier nel 1680, quella più complessa ed elaborata, destinata a dieci voci, realizzata da Domenico Scarlatti tra il 1715 e il 1719, e il dolentissimo Stabat di Giovanni Battista Pergolesi del 1736 (l’ultima composizione pergolesiana).

Un appuntamento speciale, quindi, non solo per un programma intensamente spirituale ed emozionante ma anche perché Jordi Savall oltre ad essere un interprete tra i più apprezzati della viola da gamba è acclamato anche come direttore d’orchestra e come instancabile ricercatore di antichi repertori e di meraviglie musicali rimaste nell’oblio. Da oltre cinquant’anni è protagonista della scena musicale internazionale, è profondo conoscitore della musica antica spagnola, sacra e profana, e si è interessato al patrimonio musicale di altre culture, specie dell’area mediterranea, realizzando programmi concertistici che hanno suscitato l’interesse dei pubblici più diversi. Ha fondato e dirige gli ensemble La Capella Reial de Catalunya, Le Concert des Nations ed Hespérion XXI e a una intensa attività concertistica, circa 140 concerti all’anno, affianca una altrettanto considerevole attività discografica. Inutile dire che ha macinato decine di premi e riconoscimenti. Per la prima volta Savall propone ora in Italia questo intenso programma in cui attraverso le tre versioni dello Stabat Mater ricerca non la santità della figura mariana, ma la profonda humanitas della madre addolorata che piange il proprio figlio ai piedi della croce, la stessa dipinta da Albrecht Dürer alla fine del Quattrocento.

Appuntamento da non perdere quindi per cominciare al meglio il lungo viaggio nella 42ª edizione di Bologna Festival, che da aprile a novembre presenterà poi alcune orchestre europee di spicco come Le Concert des Nations, l’Academy of St Martin in the Fields, l’Orchestre des Champs-Élysées, Les Musiciens du Louvre e la nuova Peace Orchestra Project, con i loro direttori di riferimento, e grandi interpreti quali i pianisti Martha Argerich, Angela Hewitt, Stefano Bollani, Seong-Jin Cho, il mezzosoprano Ann Hallenberg e un eccezionale quintetto di cameristi guidati da Isabelle Faust.