Un cantiere per Gianmaria Testa. Aspettando il concerto di primavera

Dal 30 dicembre al 16 gennaio online

31 dicembre 2020

Per i francesi Gianmaria Testa era lo “chansonnier italiano” che aveva trionfato all’Olympia di Parigi, per gli italiani un cantautore raffinato, artista schivo che amava stare tra gli ultimi e raccontarli, capace di vedere la bruttezza come bellezza in riposo avrebbe forse detto Genet, perché – diceva – “gli uomini e le donne di questa terra sono infinitamente meglio di quanto ci lasciano credere. Per fortuna”.

Dal 30 dicembre di questo artista prematuramente scomparso nel 2016, che amava e faceva amare il Jazz, si potranno conoscere aspetti forse poco noti grazie a un progetto a lui dedicato dal cartellone virtuale di Ater Fondazione.

Fino al 16 gennaio, alle ore 19, su www.teatrinellarete.it e sui social del Teatro Asioli di Correggio  sarà presentato infatti Un Cantiere per Gianmaria Testa, un mix di brevi contenuti video originali costruiti attorno alla creazione e alle prove di un concerto dell’On Time Band a lui dedicato, che si concluderà con la pubblicazione online del primo singolo, come anticipazione del concerto in programma in prima assoluta la prossima primavera al Teatro Asioli nell’ambito di Correggio Jazz.

La band protagonista è composta da alcuni dei migliori jazzisti italiani, ovvero Cristina Renzetti (voce), Cristiano Arcelli (sax alto, sax soprano), Marcello Allulli (sax tenore, sax soprano), Fulvio Sigurtà (tromba, flicorno), Francesco Diodati (chitarra), Enrico Zanisi (tastiere, elettronica), Francesco Ponticelli (contrabbasso), Alessandro Paternesi (batteria). Ogni musicista si presenterà introducendo, come guida all’ascolto, un brano musicale di Testa che in qualche modo lo ha segnato. Al racconto a più voci si uniranno anche la moglie e manager Paola Farinetti e gli amici Paola Berselli e Stefano Pasquini del Teatro delle Ariette, compagnia con la quale Testa ha portato in scena lo spettacolo Vite.

Per due settimane si viaggerà quindi a tutto tondo nel mondo di un artista italiano (ma arrivato al successo grazie all’attenzione dei francesi) la cui carriera è stata intensa, guidata fino alla fine da una genuina curiosità e da uno sguardo poetico sulle cose della vita e del mondo. Ai nove dischi e agli oltre tremila concerti in Europa, Canada e Stati Uniti, si uniscono – nell’eredità che ha lasciato – gli spettacoli teatrali a cui ha collaborato (con Giuseppe Battiston, Erri De Luca, Giuseppe Cederna, Paolo Rossi, Teatro delle Ariette) e diverse pubblicazioni tra cui l’ultima Da questa parte del mare (Einaudi 2016).