Uno Spettacolo Italiano di Fettarappa e Borghesi: “indaghiamo la destra che è in noi”. Ne parlano gli autori

Dal 7 al 10 novembre al Teatro delle Passioni di Modena

06 novembre 2024

Egemonia culturale, cultura di sinistra, cultura di destra, ingerenze politiche negli spazi pubblici della cultura: sono tutti temi all’ordine del giorno. Ma cosa significa fare uno spettacolo di sinistra o uno spettacolo di destra? Si pongono la questione due artisti teatrali che proprio dall’attualità e dalle dinamiche politiche e sociali contemporanee traggono spunto per i propri rispettivi spettacoli. Sono Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi, e il loro nuovo spettacolo (una produzione ERT / Teatro Nazionale, Agidi, Sardegna Teatro), intitolato Uno Spettacolo Italiano, si vedrà in prima assoluta al Teatro delle Passioni di Modena dal 7 al 10 novembre, per poi arrivare dal 18 al 30 marzo 2025 al Teatro Arena del Sole di Bologna. Abbiamo incontrato Borghesi e Fettarappa alle prove dello spettacolo, ecco cosa ci hanno raccontato.

Borghesi è autore, regista, attore bolognese, co-fondatore di Kepler-452, compagnia che si è già distinta negli anni per progetti che mescolano teatro e indagine sociologica, come Il Capitale. Un libro che ancora non abbiamo letto, premiato agli Ubu 2023 e come il nuovo A place of safety, Viaggio a bordo della Sea-Watch 5 il cui debutto è previsto il 27 febbraio 2025 al Teatro Arena del Sole di Bologna. Fettarappa è invece attore e autore romano di diverse e apprezzate creazioni, tra cui Apocalisse Tascabile, che ha ricevuto numerosi premi conquistando pubblici di tutta Italia grazie a un crescente passaparola. Insieme, come attori, autori e registi dello spettacolo, saliranno insieme sul palco per interrogarsi con amara ironia sulla politica italiana di oggi attraverso “l’unica cosa che sanno fare”: teatro.

Per sopravvivere in un mondo in cui “hanno vinto loro”, cioè una destra considerata estremamente lontana dai propri valori, i due artisti ironizzano sull’unica soluzione che vedono possibile al momento per continuare a fare teatro: diventare artisti di destra. E allora si informano, studiano, immaginano e fantasticano su che cosa significhi “destra”, su quali siano i suoi confini.

 

 

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Intervista a Fettarappa e Borghesi