ZED Festival 2025: la danza incontra il futuro tra realtà virtuale e innovazione

Dal 2 al 6 luglio a Bologna

01 luglio 2025

Dal 2 al 6 luglio le Serre dei Giardini Margherita tornano a essere teatro del ZED Festival Internazionale Videodanza, kermesse che esplora i confini in continuo mutamento tra corpo, immagine, spazio e tecnologia. Diretto da Mario Coccetti e organizzato da Compagnia della Quarta, il festival, giunto alla sua settima edizione, si conferma un punto di riferimento per le arti performative che dialogano con la tecnologia, offrendo uno sguardo d’avanguardia sui linguaggi contemporanei della danza e della realtà immersiva. L’edizione 2025 è articolata in due atti: il primo, in programma a luglio, è dedicato alla programmazione artistica; il secondo, previsto dal 10 al 15 novembre, sarà incentrato sulla formazione e la divulgazione, con incontri, proiezioni e installazioni negli spazi del DAMSLab dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, in collaborazione con il Centro La Soffitta.

La rassegna si apre ufficialmente martedì 2 luglio alle ore 18.30 con una festa inaugurale alla presenza degli artisti ospiti, ma sarà anticipata da un’anteprima cinematografica che si terrà lunedì 30 giugno alle ore 19.30 presso il Cinema Odeon con la proiezione di The Last Showgirl, film diretto da Gia Coppola e interpretato da una sorprendente Pamela Anderson, candidata ai Golden Globe 2025 come miglior attrice in un film drammatico. L’opera, una riflessione sulla decadenza del corpo e sull’epilogo dei fasti di Las Vegas, vanta nel cast anche Jamie Lee Curtis, Dave Bautista, Brenda Song, Kiernan Shipka e Billie Lourd.

Il festival si sviluppa attraverso sei sezioni principali, in un programma che vede coinvolti 45 artisti internazionali e che ospita produzioni da tutto il mondo. Tra le proposte più innovative, la sezione Esperienze in XR offre al pubblico tre opere immersive allestite in loop dal 3 al 6 luglio. Si tratta di Spiritus Mundi di Gwendaline Bachini, esperienza interattiva in realtà mista che unisce scienza e magia in un ecosistema coreografico virtuale, di Fake Freedom di Jemima Cano, riflessione sulla libertà e l’influenza della tecnologia attraverso un viaggio unico per ogni spettatore, e di Citizens, installazione VR ideata da Ariella Vidach e Simone Verduci, che conduce il pubblico in una “second life” abitata da personaggi dell’arte e dello spettacolo.

La sezione Proiezioni conferma l’attenzione del festival per il cinema di danza, con cinque serate dedicate a lungometraggi e corti d’autore. In prima nazionale arriva Seasons of Dance di Tommy Pascal, con coreografie firmate da Imre & Marne van Opstal, Peeping Tom, Bobbi Jene Smith & Or Schraiber e Emilie Leriche, in un omaggio alla ciclicità dell’amore sulle note della rivisitazione delle Quattro Stagioni di Max Richter. Di forte impatto visivo e narrativo anche Rains Over Babel di Gala Del Sol, ispirato alla Divina Commedia e dedicato al mondo LGBTQ+, che dopo essere passato dal Sundance Film Festival e dal International Film Festival of Rotterdam, approda in esclusiva italiana a ZED, in collaborazione con Plurali Maschili. La serata conclusiva di domenica 6 luglio sarà animata da Landed di Marlene Millar e Sandy Silva, capitolo del Migration Dance Film Project, preceduto da una parata danzata che attraverserà i viali dei Giardini Margherita fino a raggiungere le Serre.

Completa la sezione cinematografica la selezione ZED + La Danza in 1 Minuto – Prima Parte, realizzata con il concorso “Beyond one minute” e proiettata all’Odeon giovedì 3 e sabato 5 luglio. Sedici i film scelti su trecento candidati, con quattro premi assegnati da una giuria internazionale e riconoscimenti speciali, tra cui il Gen Z Special Prize attribuito dagli studenti del DAMS di Bologna e Torino.

Spazio anche alla performance dal vivo con LATTE+, spettacolo di Salvatore Sciancalepore per Collettivo S Dance Company | Balletto di Sardegna, in scena mercoledì 2 luglio alle ore 19.15. Liberamente ispirato a Arancia Meccanica di Stanley Kubrick, lo spettacolo affronta le dinamiche della violenza silenziosa e dell’identità negata attraverso un linguaggio fisico diretto e disturbante.

Una sezione a parte è riservata ai film VR a 360°, visibili in loop durante tutto il festival in un VR Corner attrezzato con visori Oculus Quest 2. Tra le opere selezionate figurano Wave di Bart Hess e Sedrig Verwoert, viaggio psichedelico attraverso materia e movimento; 6 Degrees di Jamie Lee e Stanislav Dobák, che spinge oltre i confini della percezione; Bodies of Water di Chélanie Beaudin-Quintin e Caroline Laurin-Beaucage, esperienza subacquea sul mutamento del corpo; e infine A Simple Silence di Craig Quintero, già presentato alla Biennale di Venezia, che ribalta la relazione tra spettatore e azione scenica.

Il programma include anche momenti di approfondimento teorico come la presentazione del volume On Live – Libro bianco sullo spettacolo digitale dal vivo in Italia, a cura di Simone Arcagni e Lucio Argano, prevista mercoledì 2 luglio. A seguire, i Talk con gli artisti, occasione per incontrare protagonisti del festival come Tommy Pascal, Gwendaline Bachini e Claudio Prati, che dialogheranno con il pubblico su temi legati alla creazione digitale e alla coreografia virtuale.

ZED Festival Internazionale Videodanza 2025 fa parte di Bologna Estate 2025.