ROBOT #13

I palchi di Palazzo Re Enzo, DumBO, Accademia di Belle Arti, Oratorio San Filippo Neri e TPO vedranno alternarsi i geni riconosciuti della ricerca contemporanea più spigolosa – Ben Frost, Skee Mask, Zenker Brothers – o di quella più eterea – Caterina Barbieri, Pantha Du Prince, Lyra Pramuk, oltre ad artisti sorprendenti come la groenlandese Courtesy, la cileano-norvegese Carmen Villain, l’italiana Eva Geist, l’inglese Loraine James, il bosniaco Mario Batkovic, le danesi Sofie Birch e Nana Pi, e poi ancora il cosmopolitismo techno di TSVI e object blue, l’antagonismo battagliero di Brutal Casual, la visione “architettonica” di Luce Clandestina.

Ciliegina sulla torta: il ritorno del leggendario duo composto da Miss Kittin & The Hacker, che ha stravolto il panorama techno ed electro all’inizio del nuovo millennio.

ROBOT presenta, inoltre, sua maestà Laurent Garnier, uno dei più grandi dj di tutti i tempi, ancora oggi, uno dei più infuocati, inventivi, appassionanti, sorprendenti.

ROBOT conferma, poi, la propria spinta all’esplorazione, alla ricerca della varietà e di stimoli sempre nuovi e di protagonisti emergenti della ‘nuova’ musica di questi anni.

La prismatica ‘urban culture’ della francese Crystallmess che va dal rap hardcore al footwork passando per l’elettronica più tagliente, gli urticanti Giant Swan con la loro ricetta a base di bassi ipnotici e aggressività industrial, la dancehall da terzo millennio nata dall’esplosivo incontro tra l’africana MC Yallah e il francese Debmaster e le complesse tessiture del decostruttore/ricostruttore dei parametri della musica da dancefloor Gábor Lázár.

In aggiunta, arriveranno a Bologna tre progetti speciali, i primi due esclusivi di ROBOT e il terzo creato assieme agli amici di Dancity:    Salò (che unisce sotto la bandiera di un bizzarro e perturbante “Rinascimento Romano” sui generis Toni Cutrone alias Mai Mai Mai, Giacomo Mancini dei Wildmen, Emiliano Maggi, Stefano Di Trapani); l’incontro tra il sound visionario di Riccardo La Foresta e la sperimentazione post dubstep di James Ginzburg (Emptyset); la collaborazione tra la bravissima sassofonista Laura Agnusdei e le illuminate architetture digitali di Daniele Fabris.

ROBOT presenterà inoltre la nuova creatura di Tullia Benedicta: il progetto Nziria, dove techno e trance incontrano – in modo obliquo, abrasivo e spiazzante – il neomelodico napoletano.

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