Puccini e Wagner al centro della nuova stagione d’opera del Comunale

Primo appuntamento a gennaio con Manon Lescaut

06 luglio 2023

È disegnata su misura del Comunale Nouveau, la nuova stagione d’opera del Teatro Comunale di Bologna. I dodici titoli in programma, di cui ben sei nuove produzioni, entreranno quindi in qualche modo in relazione con le caratteristiche della casa provvisoria del grande teatro felsineo, la cui sede storica è in ristrutturazione. Una scelta ben precisa che coinvolge grandi registi in una serie di nuove produzioni per le quali gli artisti hanno accettato di cimentarsi con un ambiente atipico.
Le opere in scena, rilette appunto da alcuni tra i più noti registi italiani, sono dieci, e comprendono celebri titoli del repertorio, con un occhio di riguardo ai capolavori di Giacomo Puccini nel centenario della scomparsa, e un progetto nel solco della storia wagneriana del Comunale con l’esecuzione in forma di concerto all’Auditorium Manzoni del ciclo completo della Tetralogia, per la prima volta a Bologna. Nei prossimi due anni Oksana Lyniv si confronterà infatti con Der Ring des Nibelungen (L’anello del Nibelungo). Il prologo Das Rheingold (L’oro del Reno) è in programma il 12 e 13 giugno, mentre la prima giornata Die Walküre (La Valchiria) il 17 e 19 ottobre. Seguiranno nel 2025 Siegfried (Sigfrido) e Götterdämmerung (Il crepuscolo degli dei). “Si tratta di modalità rarissima in Italia – spiega il Sovrintendente Fulvio Macciardi – che è invece proposta nelle grandi capitali musicali europee, tra le quali ben si inserisce il nostro Teatro”. “Sono contenta di dedicare la prossima stagione a due dei miei compositori preferiti: Puccini e Wagner – commenta la direttrice musicale Oksana Lyniv – Con Manon Lescaut il giovane Puccini si è imposto sulla scena mondiale dell’opera senza timore alcuno della concorrenza con la Manon di Massenet. Il compositore di Lucca affermava che quella francese era una Manon “con cipria e minuetti”, mentre la sua sarebbe stata “una Manon con passione disperata”. Non vedo l’ora, quindi, di dirigerla con l’Orchestra del TCBO! Per quel che riguarda il Ring – prosegue – dopo il mio debutto a Bayreuth c’è tanta attesa da parte del pubblico wagneriano internazionale che io lo diriga e sono orgogliosa di affrontarlo per la prima volta proprio a Bologna”.

Il sipario si alza proprio con Manon Lescaut (26-31 gennaio): la nuova produzione in prima assoluta è firmata dal regista Leo Muscato, al debutto nella stagione del teatro felsineo, e vede appunto la direzione di Lyniv. A seguire, dopo il battesimo al Festival Verdi nel settembre 2023 con Orchestra e Coro del Comunale, il Trovatore secondo Davide Livermore con Renato Palumbo sul podio arriverà anche sulle scene bolognesi dal 18 al 25 febbraio. Inusuale e curioso l’inedito dittico coprodotto con il Teatro Valli di Reggio Emilia, formato dall’opera barocca Dido&Aeneas (Didone ed Enea) di Henry Purcell e dall’opera-balletto novecentesca Die sieben todsünden (I sette peccati capitali) di Kurt Weill su testo di Bertolt Brecht. Il nuovo allestimento debutta al Comunale Nouveau il 16 marzo (repliche fino al 21 marzo) con la regia di Daniele Abbado e la direzione di Marco Angius.

Segna invece il debutto nella regia lirica di Jacopo Gassmann il Macbeth di Giuseppe Verdi (12-18 aprile) con la guida musicale del direttore d’orchestra Daniel Oren. Ad aprile, dal 26 al 30, verrà poi riproposta la Tosca con la direzione di Lyniv e la regia di Giovanni Scandella che andrà in scena questo luglio in Fiera e poi in Giappone a novembre 2023 per la tournée del Teatro.
Prosegue il ciclo della Trilogia Mozart/Da Ponte con il Don Giovanni firmato da Alessandro Talevi e diretto da Martijn Dendievel (dal 26 al 31 maggio). La terza produzione pucciniana del 2024 è invece il Trittico nella visione di Pierfrancesco Maestrini e nell’interpretazione del direttore d’orchestra Roberto Abbado. Le tre opere, Il Tabarro, Suor Angelica e Gianni Schicchi, si succedono e alternano singolarmente tra il 3 e il 19 luglio, una formula estiva “a puntate”, pensata per avvicinare i giovani e un pubblico di neofiti.

La musica di oggi è presente invece nel cartellone con la commissione del TCBO di un’opera al compositore Alessandro Solbiati, che nel 2015, proprio al Comunale, aveva firmato Il suono giallo, vincitore del Premio Abbiati come migliore novità italiana dell’anno, diretto da Marco Angius. Il nuovo lavoro intitolato La voce del silenzio, su temi biblici, vedrà ancora la bacchetta di Angius, mentre a disegnare il progetto registico della produzione, in prima assoluta dal 31 ottobre al 3 novembre, è Stefano Poda. Completano la stagione due allestimenti di successo del Comunale: Werther di Jules Massenet, realizzato nel 2016 da Rosetta Cucchi, nuovamente in scena dal 19 al 26 novembre con la direzione di Riccardo Frizza, e Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, firmati nel 2019 da Serena Sinigaglia, riproposti dal 15 al 22 dicembre con Daniel Oren sul podio.