- Data di pubblicazione
- 17/06/2025
- Ultima modifica
- 17/06/2025
Don Chisciotte ad ardere. Una trilogia per attraversare il sogno
Dal 25 giugno al 13 luglio a Ravenna
Alla fine, arrivano di fronte a un edificio antico. Forse una chiesa, forse un teatro, forse entrambi. Si fermano lì i maghi Hermanita e Marcus, con al fianco Don Chisciotte, Sancio, Dulcinea, e una moltitudine di erranti e di maschere. Non hanno bacchette davvero magiche, ma memorie, parole, sogni da evocare. Ed è lì che si compie il terzo atto di Don Chisciotte ad ardere, progetto teatrale triennale firmato da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari che ha riletto pagina dopo pagina il classico seicentesco facendone grimaldello per interrogare il presente. L’appuntamento con la terza anta della trilogia e con il progetto intero da riattraversare in oltre quattro ore di spettacolo è dal 25 giugno al 13 luglio 2025, ogni sera alle 20 (esclusi lunedì e giovedì), con partenza da Malagola e approdo al Teatro Rasi di Ravenna. Dopo aver attraversato Palazzo Malagola e Palazzo di Teodorico, il viaggio teatrale si chiude infatti in uno spazio scenico che è anche cuore simbolico della città e della compagnia che a Ravenna ha dato forma a una delle più fertili esperienze del teatro europeo.
Nel “tirare le fila” della reinvenzione del noto romanzo seicentesco la scena si popola di visioni. “Le bacchette di questi due maghi scalcagnati – dicono infatti i registi – sono spuntate e non possono fare altro che evocare fantasmi. Attorno a loro centinaia di cittadine e cittadini. Che cosa è reale, che cosa è sogno, che cosa è profezia?”. I fantasmi, infatti, non sono (solo) quelli del passato, ma quelli che abitano le nostre inquietudini: la guerra, l’ingiustizia, il bisogno di credere ancora in qualcosa. Straordinario protagonista dell’opera ancora una volta è il coro. Insieme a Montanari e Martinelli ci sono gli attori Roberto Magnani (Don Chisciotte), Laura Redaelli (Dulcinea), Alessandro Argnani (Sancio), Marco Saccomandi, Fagio, ma anche i tantissimi cittadini e cittadine coinvolti nella Chiamata Pubblica, a cui si aggiungono le “tribù” di adolescenti e giovani provenienti da tutta Italia e anche dall’estero, da Malta e Parigi, tutti accomunati dall’esperienza della non-scuola, uno speciale laboratorio sviluppato dalle Albe e noto ormai in tutto il mondo.
La scrittura scenica intreccia suono, gesto, parola, immagine. Le musiche originali sono affidate a LEDA – Serena Abrami (voce, synth, chitarra), Enrico Vitali (chitarre), Fabrizio Baioni (batteria e segnali metallici), Giorgio Baioni (basso) – mentre il paesaggio sonoro è curato da Marco Olivieri. Le scenografie sono firmate da Ludovica Diomedi, Elisa Gelmi, Matilde Grossi, il disegno dal vivo è di Stefano Ricci, i costumi di Federica Famà e Flavia Ruggeri, le luci di Luca Pagliano.
Don Chisciotte ad ardere ha preso forma nel 2023 come nuovo percorso di Cantiere Malagola, erede diretto dell’esperienza del Cantiere Dante, che tra il 2017 e il 2022 aveva portato in scena con la cittadinanza le tre cantiche della Divina Commedia. Anche questa volta, il modello è quello della creazione collettiva, della pratica civica attraverso il teatro. La prima anta, nel 2023, aveva aperto il viaggio dal castello incantato alla locanda, rileggendo la struttura narrativa di Cervantes a partire da una domanda: che cos’è il sogno, e cosa ci spinge a inseguirlo? Un cammino vocale e sonoro, costruito negli spazi del Palazzo Malagola, segnava l’inizio di un’opera che era già comunità prima ancora di diventare spettacolo. Nel 2024, la seconda anta si era spostata al Palazzo di Teodorico, con l’arrivo degli erranti in fuga dal rogo dei libri. La narrazione si soffermava su La schiava di Algeri, novella fondamentale nella polifonia del romanzo di Cervantes. Montanari e Martinelli, anche in questa parte, mettevano in luce il dubbio, la ferita, che Cervantes ci pone sulla relazione articolata tra realtà e sogno. Dopo il riattraversamento delle prime due ante, la terza anta inedita riprenderà questo percorso per rilanciarlo con le sue domande originarie: che cosa è reale, che cosa è sogno, che cosa è profezia?
Don Chisciotte ad ardere è co-prodotto da Albe/Ravenna Teatro, Ravenna Festival e Teatro Alighieri in collaborazione con i Musei nazionali di Ravenna e l’Opera di Religione della Diocesi di Ravenna.