- Data di pubblicazione
- 21/05/2024
- Ultima modifica
- 21/05/2024
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Bologna celebra Respighi con lo sguardo rivolto al futuro. Seconda edizione del Festival dedicato al Maestro bolognese
Dal 9 giugno al 1° ottobre
Bologna si prepara anche quest’anno a omaggiare uno dei suoi figli più illustri, Ottorino Respighi, con la seconda edizione del festival interamente dedicato al grande compositore. Il Festival Respighi, ideato da Maurizio Scardovi e organizzato da Musica Insieme in collaborazione con numerose istituzioni cittadine e sponsor privati, rappresenta un viaggio attraverso l’epoca del primo Novecento italiano, valorizzando non solo il patrimonio musicale di Respighi ma anche l’immenso patrimonio musicale e i fermenti culturali e sociali del primo Novecento italiano.
La kermesse prenderà il via il 9 giugno con un programma ricco e variegato che guarda al futuro, rivolgendosi in particolare ai giovani musicisti. Protagonisti del concerto inaugurale in Piazza Maggiore, nell’ambito del Bologna Portici Festival, saranno infatti i giovani talenti dell’Orchestra del Conservatorio “G.B. Martini”, diretti dallo spagnolo Sergio Alapont. Punta di diamante della serata sarà la giovane solista Laura Marzadori, violinista diplomata proprio al Conservatorio di Bologna e divenuta ad appena ventisette anni Primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. In programma una rarità come il Concerto per violino in la maggiore P 49 di Respighi, e un’antologia di grandi colonne sonore del cinema italiano, che unisce all’omaggio a Riz Ortolani, Nino Rota ed Ennio Morricone un elemento fondamentale declinato al presente: gli arrangiamenti orchestrali dei brani in programma sono stati infatti approntati dagli studenti di Musica applicata del Conservatorio bolognese.
Il Festival proseguirà il 22 settembre con il concerto inaugurale all’Auditorium Manzoni, dove l’Orchestra del Conservatorio eseguirà la prima assoluta di un brano ispirato a Respighi, selezionato tra le composizioni dei giovani allievi del Conservatorio. E una première mondiale sarà anche l’esecuzione del Concerto Dorico di Ottorino Respighi, la cui orchestrazione e prima edizione – del brano esisteva solo una versione manoscritta e incompleta – è dovuta a un geniale compositore e violoncellista come Giovanni Sollima, che lo eseguirà con la direzione di Donato Renzetti, forte di oltre cinquant’anni di carriera nei teatri di tutto il mondo.
Il 25 settembre 2024, in collaborazione con il Teatro Duse di Bologna e la Fondazione Arturo Toscanini di Parma, si terrà un concerto in gemellaggio con il Festival Toscanini. Sul podio Francesco Cilluffo, Direttore Principale del Wexford Festival Opera, solista una delle più acclamate violiniste italiane, Francesca Dego. Il programma, aperto dal celebre Notturno di Martucci, comprenderà oltre al Trittico Botticelliano di Respighi e al suo struggente Poema Autunnale per violino e orchestra, un importante omaggio a Ferruccio Busoni nel 100° anniversario della scomparsa, il suo Concerto per violino e orchestra, a cui la stessa Dego ha dedicato una particolare ricerca, sfociata in una apprezzatissima incisione per Chandos.
Il concerto finale, in programma il 1° ottobre, porterà poi per la prima volta il Festival in Sala Bossi, nel Conservatorio dove lo stesso Respighi studiò e si diplomò, con l’Orchestra Senzaspine diretta da Matteo Parmeggiani e due solisti: il chitarrista Eugenio Della Chiara, dedicatario di una ventina di composizioni e unico musicista ad essere premiato per ben due volte dalla Fondazione Rossini di Pesaro, e l’organista Andrea Macinanti, autore dell’incisione integrale per organo di Respighi. In programma tre perle del repertorio come la Serenata P 54 per piccola orchestra di Respighi, il Concerto n. 1 per chitarra di Castelnuovo-Tedesco e il Concerto per organo op. 100 di Bossi, con il quale lo stesso autore inaugurò proprio l’organo della Sala che dal 1942 prenderà il suo nome.
Accanto ai concerti sono poi molte le occasioni a cavallo tra le varie arti, pensate per conoscere meglio Respighi, come l’appuntamento del 23 settembre al Cinema Modernissimo, con la proiezione di tre perle della filmografia respighiana, che ci mostreranno l’impatto della Trilogia Romana sull’immaginario cinematografico. C’è poi una nuova edizione del Convegno internazionale su Respighi, curato dal musicologo Piero Mioli (il 28 settembre all’Accademia Filarmonica di Bologna), con concerto di chiusura con la soprano Nikoletta Hertsak e la pianista Anna Toccafondi, e non mancherà lo speciale appuntamento tra musica, teatro e cucina con la Cena a Casa Respighi, per la regia di Gabriele Duma, in programma il 29 settembre al Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna, dove si terrà anche una visita guidata e il “concerto meccanico”, affidato quest’anno al pianoforte melodico “Racca” appartenuto alla Regina Margherita.
Tra le attività collaterali, il Festival “Un Paese ci vuole” di Montese dedicherà una giornata a Respighi il 14 luglio, con visite e conferenze. A settembre 2024 uscirà inoltre “Respighiana”, la prima monografia italiana su Respighi degli ultimi 40 anni, edita da Musica Insieme.
C’è poi già una bella anticipazione per il futuro: il lunghissimo sodalizio di Musica Insieme con il Teatro Comunale di Bologna genererà un progetto speciale, ovvero l’inaugurazione della prossima edizione del Festival Respighi Bologna, il 21 settembre 2025, con un evento epocale quale è la presenza del grande direttore Zubin Mehta, che ha accolto con entusiasmo l’invito di Musica Insieme e guiderà per la prima volta l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna in un programma che affiancherà celebri pagine respighiane alla Sagra della Primavera di Stravinskij.
Il festival vede la collaborazione tra Fondazione Musica Insieme e le principali istituzioni culturali del territorio, tra cui il Teatro Comunale di Bologna, il Conservatorio “G.B. Martini”, la Cineteca di Bologna, la Fondazione Arturo Toscanini, l’Accademia Filarmonica di Bologna e il Teatro Duse. L’Edizione 2024 ha il sostegno del Comune di Bologna, della Regione Emilia-Romagna e del Ministero della Cultura, e vive anche grazie al fondamentale contributo dei Founding Partners Alfasigma e Pelliconi e di sostenitori attenti e sensibili al territorio come Banca di Bologna e Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna.