- Data di pubblicazione
- 19/02/2025
- Ultima modifica
- 19/02/2025
Crossroads. La XXVI Edizione del festival che fa l’appello al jazz di tutto il mondo
Dal 1° marzo al 1° agosto in oltre venti comuni dell'Emilia-Romagna
Suoneranno celebrità come Stefano Bollani, Cécile McLorin Salvant, Richard Galliano e gli Avion Travel, star dell’improvvisazione jazz come Uri Caine, Enrico Rava, artisti e artiste pronte a brillare nel firmamento concertistico internazionale come Nduduzo Makhathini, Lèon Phal, Frida Bollani Magoni, e non mancherà un ricchissimo panorama di cantanti come Sarah Jane Morris, Jazzmeia Horn, Carmen Souza, Simona Molinari, Petra Magoni, Rossana Casale, Karima. Impossibile citarli tutti gli oltre quattrocento musicisti e gli oltre sessanta concerti che animeranno più di venti comuni dell’Emilia-Romagna dal 1° marzo al 1° agosto per la XXVI edizione di Crossroads. Di certo la nostra regione tornerà a trasformarsi nella Jazz Valley italiana grazie al mastodontico festival organizzato da Jazz Network ETS in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno del Ministero della Cultura e di numerose altre istituzioni e con il patrocinio di ANCI Emilia-Romagna.
“È molto più di un festival: è un lungo viaggio attraverso sonorità, culture e territori multiformi” dice Sandra Costantini, direttrice artistica di Crossroads. “Per cinque mesi, l’Emilia-Romagna diventa una grande orchestra aperta, dove le molteplici voci del jazz si incontrano, dialogano e si arricchiscono a vicenda, narrando un’unica grande storia. Crossroads non è solo un insieme di concerti, è un laboratorio di idee, uno spazio di confronto e condivisione, un invito a esplorare le infinite possibilità dell’improvvisazione. Un ponte tra tradizione e innovazione, tra radici locali e orizzonti globali. Crossroads è il biglietto per questo viaggio senza confini”.
Quest’anno tra i solisti del jazz italiano adottati come “artisti residenti” ci saranno Fabrizio Bosso, che calcherà tre volte i palchi del festival: il 23 marzo (Fusignano, Auditorium Corelli) per un omaggio a Pino Daniele in duo con il pianista Julian Oliver Mazzariello; il 29 marzo (Massa Lombarda, Sala del Carmine) come special guest del quartetto del sassofonista Alessandro Scala; il 15 aprile (Budrio, Teatro Consorziale) per presentare “Welcome Back”, il nuovo programma del suo Spiritual Trio. Varie le occasioni anche per ascoltare il trombone di Mauro Ottolini: come solista aggiunto nell’omaggio a Mingus dei Quintorigo (1° aprile, Medolla, Teatro Facchini); con il suo poetico Osaki Trio (17 aprile, Modena, La Tenda); con le canzoni multietniche del policromo organico “Nada màs fuerte” (17 maggio, Correggio, Teatro Asioli). Ottolini comparirà in due occasioni anche a Ravenna, sotto la bandiera di Ravenna Jazz: con Alligator Bogaloo (10 maggio, Mama’s Club) e come solista, assieme al direttore Tommaso Vittorini, il beatboxer Alien Dee, il sassofonista Mauro Negri e una enorme compagine orchestrale e corale di giovanissimi musicisti, nella produzione originale “Pazzi di Jazz” dedicata a Miriam Makeba (12 maggio, Teatro Alighieri). Il sassofonista Javier Girotto, anima latina del jazz italiano, sarà invece in duo col fisarmonicista Vince Abbracciante (5 aprile, Dozza, Teatro Comunale); con gli Aires Tango, che celebrano il trentennale con la loro inesauribile verve ritmica (22 maggio, Correggio); in trio con Peppe Servillo e Natalio Mangalavite, coi quali rispolvera l’ormai storico “Amico di Cordoba” (6 luglio, Lugo, Arena del Carmine). Il più recente acquisto nel cast degli artist in residence è poi la cantante Karima che si esibirà nell’ambito di Ravenna Jazz con il quartetto Soulville (6 maggio, Teatro Socjale di Piangipane); a Parma in duo con il pianista e cantante Walter Ricci (11 giugno, Casa della Musica); a Rimini con “Canta Autori”, omaggio in quartetto alla canzone italiana (1 agosto, Corte degli Agostiniani).
Nel cartellone di Crossroads confluisce anche il programma di Ravenna Jazz, che si terrà dal 2 al 12 maggio. Al Teatro Alighieri si vedranno il suadente New York Tango Trio del fisarmonicista francese Richard Galliano (9 maggio) e l’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti in una produzione originale dedicata alla musica dei Beach Boys con ospite il gruppo vocale Baraonna (l’11). Nei piccoli teatri e club ravennati si alterneranno poi molti altri nomi tutti da scoprire.
Attesissime le star dagli Stati Uniti da dove arrivano la cantante Cécile McLorin Salvant, una delle grandi dive della jazz song afroamericana, che si esibirà a Imola, Jazzmeia Horn, che sarà in quartetto a Rimini, il Lux Quartet, guidato dalla pianista Myra Melford e la batterista Allison Miller a Ferrara, e il trio che affianca il vocalist Eric Mingus, la contrabbassista Silvia Bolognesi e il percussionista Griffin Rodriguez a Castel San Pietro Terme. Ponte tra avanguardia e tradizione è invece il solo del pianista Uri Caine, che inaugurerà il festival (1° marzo, Casalgrande, Teatro Fabrizio De André). Pur se guidato da un italiano.
Oltre ai già citati artisti in residenza il made in Italy jazzistico viene celebrato in tanti altri concerti. Al Teatro Carani di Sassuolo si assisterà si esibirà Stefano Bollani in un duo pianistico con Iiro Rantala, la giovane cantante-pianista Frida Bollani Magoni assieme al vibrafonista Mark Glentworth, e la a vocalist Petra Magoni assieme all’Arkè String Quartet per la prima assoluta del progetto “Subversion”. Petra Magoni tornerà poi in duo col pianista Andrea Dindo con un mix di songs tra Weill, Gershwin e Porter. Imperdibili il trombettista Enrico Rava, con i suoi Fearless Five a Correggio, i leggendari Avion Travel a Russi e poi il sassofonista Daniele Sepe, con il suo omaggio alle colonne sonore jazzistiche dei film di Totò a Medicina. Repertori peculiari sono anche quelli proposti dai futuristici Pericopes, dal trio di Francesco Bearzatti, Stefano Risso e Mattia Barbieri, dal trio Accordi Disaccordi, dall’Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti e con le presenze solistiche del trombettista Flavio Boltro e di Walter Ricci. Rita Marcotulli e Dado Moroni saranno invece impegnati in un duetto di pianoforti a Russi. Per la musica vocale, in un programma ricco di voci straordinarie, segnaliamo almeno Cristina Zavalloni, che sarà a Massa Lombarda con il suo omaggio a Édith Piaf in sestetto, e poi a Parma i rispettivi concerti di Simona Molinari e Rossana Casale.
Da Francia, Gran Bretagna, area austro-tedesca arrivano la cantante inglese Sarah Jane Morris (27 marzo, Imola), il cantante e sassofonista Ray Gelato assieme ai suoi Giants, mentre dalla Germania arriva il manouche del trio del chitarrista Joscho Stephan, e dall’Austria il trio Random/Control del pianista David Helbock, alla cui strumentazione si aggiunge la voce dell’afro-tedesca Fola Dada. Da Parigi giunge il duo voce e pianoforte formato da Laurianne Langevin e Cyrille Doublet, e sempre dalla Francia il sassofonista Émile Parisien e il fisarmonicista Vincent Peirani. Non mancheranno esplorazione che vanno oltre i confini abituali della musica afroamericana, con grandi artisti da tutto il mondo tra cui la cantante portoghese, di origini capoverdiane, Carmen Souza, il cantautore portoghese Tiago Nacarato con il chitarrista brasiliano Cainã Cavalcante, il cantante e sassofonista andaluso Antonio Lizana, una ricca delegazione brasiliana, e infine lo sciamanico pianista Nduduzo Makhathin dal Sudafrica.