- Data di pubblicazione
- 26/05/2023
- Ultima modifica
- 26/05/2023
La Passione dei possibili. Il Reggio Parma Festival dedica un progetto a Maguy Marin
Il primo appuntamento è con l'iconico May be il 31 maggio al Regio di Parma
Il suo iconico May be del 1981, affresco potentissimo di un’umanità alla deriva di beckettiana ispirazione, è l’emblema di un percorso creativo straordinario incentrato sullo studio del ruolo dell’uomo nel mondo, sul suo spazio, sulle sue contraddizioni. Non poteva che partire da quest’opera totem il progetto Maguy Marin – La Passione dei Possibili ideato dal Reggio Parma Festival, in programma da maggio a dicembre 2023 al Teatro Regio e Teatro Due di Parma, al Teatro Municipale Valli, Teatro Ariosto e Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia. Un omaggio da non perdere alla grande coreografa francese, pioniera della Nouvelle Danse e Leone d’Oro alla Biennale Danza 2016. L’appuntamento May B è per il 31 maggio al Teatro Regio di Parma, anticipato dalla proiezione del documentario Maguy Marin – L’urgence d’agir (30 maggio ore 18 – Sala degli Specchi, Teatro Municipale Valli, Reggio Emilia) del regista David Mambouch, dedicato alla storia della pièce, e da un incontro con la coreografa. Ve ne abbiamo parlato diffusamente anche nell’ultima puntata di Dance Land.
In autunno si entra poi nel vivo dell’omaggio, patrocinato dall’Ambasciata di Francia in Italia, con un calendario di spettacoli cult e il debutto italiano della nuova creazione dell’artista. Un’occasione rara per conoscere da vicino la sua danza straordinaria, fortemente teatrale, comica e apocalittica insieme, in cui lo spettatore resta sempre in bilico tra sorriso, stupore e inquietudine. Singspiele (14 e 15 novembre, Teatro Due, Parma) è una performance del 2014, interpretata da David Mambouch e con la scenografia di Benjamin Lebreton, che esprime la cifra più sperimentale della coreografa francese andando oltre i confini della danza tout court. Concentrandosi sui volti, anonimi o riconoscibili che catturano il nostro sguardo, Singspiele è infatti un lavoro d’ascolto di ciò che questi ci dicono dei loro corpi assenti. Il debutto italiano della nuova creazione, il cui titolo non è ancora stato svelato, è invece in calendario il 18 e 19 novembre al Teatro Cavallerizza di Reggio Emilia, nell’ambito del Festival Aperto. In questo spettacolo, co-prodotto dal Reggio Parma Festival, la coreografa si interroga su temi attuali, con lo sguardo ironico e potente che la contraddistingue: i nostri corpi sono diventati oggetti da sorvegliare, che possono essere filmati e registrati; le nostre scelte, apparentemente libere, rivelano la nostra inclinazione a seguire l’opinione maggioritaria, a optare per quanto fabbricato dalla pubblicità, ad accettare la colonizzazione delle nostre menti da parte dei media o degli influencer.
A Parma si prosegue con due spettacoli tra i più rappresentativi del lavoro di Maguy Marin: Nocturnes (25 e 26 novembre, Teatro Due), dove la coreografa sfida e affascina lo spettatore con soluzioni estreme e una fantasia creativa composta da piccoli sketch, garbati e ironici, e Umwelt (15 dicembre, Teatro Regio), una performance “di danza senza la danza” per raccontare la frenesia della vita. Il 16 dicembre il progetto si conclude al Teatro Ariosto di Reggio Emilia con due spettacoli interpretati dalla MM Contemporary Dance Company diretta dal coreografo Michele Merola. In Duo d’Eden due danzatori interpretano un uomo e una donna: Adamo ed Eva immersi in un percorso di sensualità, eros, difesa, attacco, in un mondo non così tranquillo, sicuro e idilliaco. Attesa anteprima nazionale invece per Grosse Fugue, che vede in scena quattro donne e un brano musicale straordinario come Die Grosse Fuge di Ludwig van Beethoven. Realizzata nel 2001 per la Compagnia Maguy Marin, sarà riproposta in anteprima nazionale per Reggio Parma Festival nell’interpretazione di quattro danzatrici della MM Contemporary Dance Company, accompagnate dalla musica dal vivo dei solisti dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, nella versione per quartetto d’archi. La prima nazionale del brano è poi prevista a luglio 2024 al Festival Bolzano Danza. Completano il programma la proiezione al Teatro Ariosto (16 dicembre) del film UMWELT, de l’autre côté des miroirs di David Mambouch, un workshop di alta formazione condotto da Maguy Marin per due settimane e una tavola rotonda in programma il 25 novembre a Parma con ospiti internazionali.