- Data di pubblicazione
- 15/12/2022
- Ultima modifica
- 15/12/2022
All’opera con Mowgli! Il libro della Giungla in scena con la musica di Sollima
Il 16 dicembre al Teatro Comunale di Modena e il 18 dicembre al Valli di Reggio Emilia
La storia è tra le preferite di molte generazioni di giovani lettori: smarritosi nella foresta indiana il “cucciolo d’uomo” Mowgli viene allevato e protetto dai lupi, con l’aiuto di Baloo, orso simpatico e burbero che lo addestra e sotto lo sguardo protettivo di Bagheera, la pantera nera. La prova centrale dell’avventura del piccolo arriva quando torna l’antagonista temuto, la tigre Shere-Khan, che il ragazzo riesce a sconfiggere servendosi del fuoco, per poi tornare infine tra i suoi simili dopo aver vissuto un’infanzia letteralmente straordinaria. Adesso Il Libro della Giungla, celebre romanzo di Rudyard Kipling, è diventato anche un’opera per ragazzi, su libretto del regista Pier Francesco Maestrini e con la musica di Giovanni Sollima, violoncellista e compositore fra i più noti e apprezzati di oggi.
Lo spettacolo è in scena al Teatro Comunale di Modena venerdì 16 dicembre alle 20 e il 18 dicembre al Teatro Valli di Reggio Emilia, nell’ambito di WintER Festival, con i cantanti Giulia Bolcato, Cecilia Bernini, Matteo Mollica, Roberto Maietta e Luigi Morassi che vestiranno i panni di Mowgli, Bagheera, Shere-Khan, Gurilla, Baloo, Akela, personaggi familiari a chi ha amato il romanzo ma anche a chi ha visto il film di Walt Disney del 1967. In realtà il capolavoro della Disney sfrutta solo alcune delle storie che compongono il romanzo di Kipling, racconta Mestrini: “per scrivere il libretto mi sono attenuto alla sequenza drammaturgica del film con qualche differenza qua e là, lasciando però che l’orso Baloo rimanesse il buontempone che tutti ricordiamo, mentre abbiamo pensato di alleggerire il carattere severo di Bagheera operando una fusione con un altro personaggio ben presente nell’immaginario collettivo di noi tutti, la pantera rosa. Nel momento in cui scrivevo il libretto divampavano i grandi incendi che hanno distrutto gran parte della foresta amazzonica e devastato l’Australia, mentre l’attenzione mondiale stava finalmente volgendo lo sguardo sulla questione ambientale, alla quale ritengo non sia più possibile voltare le spalle. Nella parte corale alla fine dell’opera è presente il nostro invito a risvegliare nei bambini il senso di responsabilità nell’utilizzare ogni invenzione umana i cui risvolti possono essere positivi o negativi, a seconda dell’atteggiamento di ciascuno di noi.”
La scenografia è composta dai cartoons ideati e realizzati da Joshua Held, i costumi sono di Luca Dall’Alpi e le luci di Simone Bovis. La direzione musicale è affidata a Gianluca Martinenghi alla guida dell’Orchestra Cupiditas. Lo spettacolo va in scena grazie a una coproduzione del Teatro di Modena con il Teatro Regio di Parma, che ha commissionato l’opera, del Coccia di Novara, dei Teatri di Reggio Emilia e dai teatri tedeschi di Lubecca e Kiel dove l’opera è andata in scena nel 2020 per 23 recite.