Passioni spagnole. Tre opere e tanti concerti alla XXII edizione del Festival Verdi

Dal 22 settembre al 16 ottobre a Parma, Fidenza e Busseto

10 febbraio 2022

 È tempo di tornare ai fasti di sempre. Dopo due anni di Scintille d’Opera che hanno tenuto vivo il rapporto con il pubblico anche durante la pandemia, il Festival Verdi viaggia ad alta velocità verso la sua dimensione completa che prevede quattro debutti in quattro giorni per quattro fine settimana tra Parma e Busseto. Di strada da fare ce n’è ancora un po’, ma intanto dal 22 settembre al 16 ottobre la XXII edizione della kermesse diretta da Anna Maria Meo presenta ben tre opere in forma scenica di cui due nuovi allestimenti pronti a regalare al pubblico di tutto il mondo l’esperienza del Verdi più autentico alla prova della regia contemporanea.

Un filo rosso unisce le tre opere in programma, che attingono tutte da fonti letterarie spagnole. Si parte il 22 settembre al Teatro Regio di Parma (recite il 1°, 9 e 16 ottobre) con La forza del destino, melodramma in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave dal dramma Don Álvaro o La fuerza del sino di Ángel Perez de Saavedra, in un nuovo allestimento di Yannis Kokkos con la direzione di Roberto Abbado, Direttore Musicale del Festival Verdi, che dirige la partitura dell’opera nella versione di Milano 1869 nell’edizione critica a cura di Philip Gossett e William Holmes: “un’opera epica e intima che ci porta in un mondo di violenza e passione”, scrive Kokkos, che fonda la lettura dell’opera sulla sua duplice dimensione militare e religiosa.

Il 24 settembre (con recite il 2, 8, 13 ottobre) il Verdi torna al Teatro Girolamo Magnani di Fidenza con Il trovatore, dramma lirico in quattro parti su libretto di Salvadore Cammarano tratto dal dramma El Trovador di Antonio Garcìa Gutiérrez, nell’allestimento ideato da Elisabetta Courir per il Festival Verdi 2016 nel quale attraverso omissioni di scene e personaggi la storia viene sradicata dall’ambiente di nobiltà ostentata, per concentrarsi su una dimensione più intima, con la direzione di Sebastiano Rolli nell’adattamento della partitura per piccola orchestra di Enrico Minaglia condotto sull’edizione critica a cura di David Lawton. E dalla Spagna arriva infine anche Simón Bocanegra di Antonio García Gutiérrez, dramma che ha ispirato il Simon Boccanegra di Verdi che si vedrà al Regio il 25 settembre (recite 29 settembre, 6 ottobre, 14 ottobre) nel nuovo allestimento di Valentina Carrasco con Riccardo Frizza che dirigerà la prima, rara versione di Venezia del 1857 in un’edizione che per la prima volta integra i documenti autografi conservati a Sant’Agata divenuti disponibili agli studiosi solo recentemente.

 

Il programma dei concerti offre poi una panoramica sul periodo centrale della produzione di Giuseppe Verdi e sconfina nella piena maturità con Messa da Requiem, che quest’anno sarà eseguita con la direzione di Michele Mariotti nell’edizione critica a cura di David Rosen (23 e 30 settembre), e con i Quattro pezzi sacri, che vedono sul podio Daniele Gatti (15 ottobre). Rosa Feola e Sergio Vitale saranno invece protagonisti del Gala Verdiano che celebra il 209° compleanno di Giuseppe Verdi (10 ottobre) mentre il gala benefico Fuoco di Gioia a cura del Gruppo Appassionati Verdiani “Club dei 27” torna con una speciale edizione in occasione del suo primo decennale (4 ottobre). Nell’immancabile rassegna AroundVerdi, in cui le opere del Maestro incrociano altri linguaggi artistici, il 7 ottobre al Regio si vedrà l’attrice e autrice Lella Costa in Giovanna: la pulzella, la fanciulla, l’allodola, nuova commissione del Festival Verdi realizzata in prima assoluta da Società dei Concerti di Parma, scritto da Gabriele Scotti e Lella Costa. Ispirato all’opera verdiana Giovanna d’Arco lo spettacolo è una rilettura della figura dell’eroina francese che tesse assieme tante delle biografie che l’hanno ritratta nella storia. E sempre per AroundVerdi, il nuovo allestimento del Caravan Verdiano Rigoletto. Le voci da dentro porterà invece l’opera nelle piazze di Busseto, Montechiarugolo, Parma, Polesine-Zibello. Il progetto è realizzato in collaborazione con Verdi Off, kermesse alla sua VII edizione che dal 17 settembre al 16 ottobre 2022 farà risuonare la musica verdiana fuori dal teatro, raggiungendo piazze, parchi e strade, animando i cortili e i quartieri, in centro e in periferia, rallegrando i luoghi di cura, di sofferenza, di detenzione, abbracciando Busseto, che diede i natali al Maestro, con recital e appuntamenti dedicati, e Montechiarugolo, San Secondo, Sala Baganza, Sissa Traversetolo, Zibello, grazie alla convenzione che ha stretto ancor più il Teatro Regio di Parma, la Provincia di Parma e i Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense.