Pastorale: La MM Contemporay Dance Company tra umanità, identità e paesaggi

Il 24 gennaio per Teatri nella Rete

23 gennaio 2021

Dopo due mesi di musica, danza, teatro, incontri e incursioni dietro le quinte si conclude Teatri nella Rete, la stagione virtuale ideata da Ater Fondazione per mantenere saldo il legame tra i teatri del circuito e gli spettatori in questo periodo di sale chiuse al pubblico. L’atto di congedo della kermesse è la prima regionale di Pastorale, spettacolo della MM Contemporay Dance Company, compagnia fondata da Michele Merola nel 1999, che fin dagli inizi ha radunato grandi artisti  italiani e internazionali guadagnandosi riconoscimenti prestigiosi come il Premio Danza&Danza quale migliore compagnia emergente, e il Premio Europaindanza. Questo nuovo lavoro, che ha debuttato a ottobre 2020 al Teatro Sociale di Trento, è un omaggio a Ludwig van Beethoven sulla Sinfonia n.6 Op.68 (detta appunto Pastorale) trascritta per due pianoforti, sul tema del rapporto tra uomo e natura. Lo si vedrà il 24 gennaio alle 17 in streaming gratuito dal Teatro Asioli di Correggio sulla piattaforma www.teatrinellarete.it, sui canali social di ATER Fondazione, dell’Asioli, dei Teatri del Circuito e di EmiliaRomagnaCreativa.

Creata in occasione del 250° anniversario della nascita del genio di Bonn, la coreografia firmata da Merola trae ispirazione dalla natura omaggiata nella partitura, per tornare sul tema eternamente aperto della relazione tra l’uomo e i paesaggi in cui si staglia la sua misteriosa vicenda terrestre. Sul palcoscenico illuminato da Gessica Germini, in simbiosi con lo scenico disegnato da Alice De Lorenzi, i nove danzatori Emiliana Campo, Dylan Di Nola, Lorenzo Fiorito, Matilde Gherardi, Federica Lamonaca, Fabiana Lonardo, Alice Ruspaggiari, Nicola Stasi e Giuseppe Villarosa, spiega il coreografo, “diventano attori, spettatori e mediatori di una nuova conoscenza e coscienza ecologica della Terra, di un nuovo senso dell’identità e memoria della stessa. Una proiezione dell’uomo contemporaneo, della sua motivata e rinnovata capacità di cogliere il senso e il valore dei paesaggi, geografici e umani, la cui tutela è un obiettivo ormai imprescindibile”.