Speciale Vie Festival XIV. Esplorare il nuovo

Dove e con quali forme sta nascendo il nuovo nella scena contemporanea? Intervista a Claudio Longhi

27 febbraio 2019

Il festival VIE nasce dal  desiderio di esplorare la scena contemporanea, cercando di  individuare i territori del mondo in cui il nuovo sta prendendo forma più rapidamente e in modo più dinamico, e con quali forme.  Claudio Longhi, direttore di Emilia Romagna Teatro, è la guida d’eccezione che ci consegna nell’intervista i fil rouge di questa edizione, con lo sguardo rivolto agli ospiti internazionali.

Due le zone geografiche su cui si è aperto con maggiore intenzione l’obiettivo di Vie – ci racconta il direttore Longhi –  il continente sud americano che oramai da anni va imponendosi al centro della scena contemporanea e un vecchio continente che torna a trovare uno dei suoi fuochi in Grecia, paese attraversato da una recente e profondissima crisi.  E forse proprio perchè  in queste due zone del mondo è più accesa  la percezione di crisi, di inquietudine che sta tramando il nostro presente – suggerisce Longhi –  qui il teatro reagisce con più forza, con più determinazione.

Dall’America Latina, dunque,  Sergio Blanco, giovane regista uruguaiano di El bramido de Düsseldorf, un vertiginoso gioco teatrale sui temi della morte, dell’amore, dell’autofinzione e dei limiti dell’arte; e un altro uruguaiano di grande fama, Gabriel Calderón  che vedremo al Bonci di Cesena con Ex – que revienten los actores. Ancora dall’America Latina il collettivo messicano El Arce, che mette in scena Casa Calabaza, un testo di María Elena Moreno Márquez, conosciuta come Maye, una donna che sta scontando una pena di 28 anni nel carcere femminile di Santa María Acatitla per matricidio

Dalla Grecia arrivano invece Dimitris Kourtakis con Failing to Levitate in My Studio  e Violet Louise, regista, musicista e cantante, che con Aglaia Pappas mette in scena per la prima volta in Italia Strange Tales, tratto da Edgar Allan Poe. Tra i grandi nomi, il regista teatrale e cinematografico ungherese Kornél Mundruczó  con Imitation of Life, la prima nazionale di I am Europe di Falk Richter e il ritorno dei Berlin con True Copy.

Video

Speciale Vie Festival 2019 - Intervista a Claudio Longhi