- Data di pubblicazione
- 22/10/2025
- Ultima modifica
- 22/10/2025
TCBO 2026, “Verso Itaca”: un anno di Opera, Danza e Concerti che attraversa tre secoli
Un titolo-programma – Verso Itaca – per raccontare un viaggio che tiene insieme continuità e ritorno. La Stagione 2026 del Teatro Comunale di Bologna è la prima firmata da Elisabetta Riva (Sovrintendente) e Pierangelo Conte (Direttore artistico) e corre da gennaio a dicembre intrecciando tre cartelloni principali, nuove commissioni, debutti e collaborazioni diffuse in città. Il disegno complessivo è quello di attraversare circa trecento anni di musica, dal barocco alla contemporaneità, facendo dialogare repertorio e creazione, grandi voci e talenti formati in casa.
“La Stagione 2026 del Teatro Comunale di Bologna è la stagione del ritorno – dice la Sovrintendente – Come Ulisse nel suo viaggio verso Itaca, anche il nostro Teatro, dopo anni di lontananza, difficili ma fecondi, si avvicina alla riapertura della sua sede storica, rinnovata e restituita alla città. Un percorso che non è soltanto fisico, ma simbolico: un cammino condiviso con il pubblico, gli artisti e le istituzioni, in cui l’arte diventa bussola e approdo. Questa Stagione ci accompagna verso l’atteso traguardo: l’inizio del 2027, quando un grande evento celebrerà la riapertura ufficiale della nostra casa, che significherà ritrovare la nostra storia, rinnovare la nostra missione e rilanciare il Teatro Comunale di Bologna come cuore pulsante della vita culturale della città e del Paese”.
Il sipario si alza con Idomeneo di Wolfgang Amadeus Mozart, nuova produzione firmata da Mariano Bauduin con Roberto Abbado sul podio (24 gennaio–1 febbraio). Segue La traviata di Giuseppe Verdi nell’allestimento creato da Alessandro Talevi per il TCBO e ripensato per il Nouveau con Leonardo Sini alla direzione (21 febbraio–1 marzo). A marzo il progetto Mascagni accosta la Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni (regia Emma Dante, sul podio Daniel Oren) alla proiezione con orchestra di Rapsodia satanica, film muto di Nino Oxilia con musiche di Mascagni in collaborazione con la Cineteca di Bologna (21–29 marzo). In primavera arriva il belcanto con Roberto Devereux di Gaetano Donizetti nella lettura di Alfonso Antoniozzi e con Renato Palumbo sul podio (17–22 aprile).
Il cuore contemporaneo della stagione è Olympia, nuova opera in due atti di Nicola Campogrande su libretto di Piero Bodrato, commissione del TCBO in prima assoluta con Riccardo Frizza alla direzione: una riflessione sull’amore ai tempi dell’intelligenza artificiale, liberamente ispirata ai racconti di E.T.A. Hoffmann (15–19 maggio). Chiude il blocco primaverile Napoli milionaria di Nino Rota, mai rappresentata finora al Comunale, in un nuovo allestimento di Marcelo Lombardero diretto da James Feddeck (12–17 giugno).
In autunno il focus si sposta all’Auditorium Manzoni per due titoli in forma di concerto: Semele di Georg Friedrich Händel con Rinaldo Alessandrini e un cast vocale barocco (23 e 25 ottobre) e Samson et Dalila di Camille Saint-Saëns con Roberto Abbado e le voci di Gregory Kunde ed Ekaterina Semenchuk (13 e 15 novembre). Tra i nomi in locandina lungo l’anno spiccano, fra gli altri, Nicola Alaimo, Roman Burdenko, Francesco Demuro, Saioa Hernández, Raffaele Pe, Mariangela Sicilia, Carmen Giannattasio, Vladimir Stoyanov, Adela Zaharia. Artisti e artiste di lungo corso che dialogano con giovani interpreti cresciuti nella Scuola dell’Opera del Teatro.
La Stagione di Danza si apre al Comunale Nouveau con la prima italiana di Beauséjour di Mourad Merzouki e Compagnie Käfig: un viaggio nel tempo del corpo sui ritmi electro-tango di Müller & Makaroff, voci di Fafapunk e Gilles Fisseau (6–7 marzo). Torna poi la musica dal vivo dell’Orchestra del Teatro in Carmen di Amedeo Amodio (23–24 maggio). Il Balletto di Maribor presenta invece il programma Cluster firmato da Edward Clug – quattro pezzi tra classico, neoclassico e contemporaneo (Proof, Mutual Comfort, Handman, Cluster) – il 24 e 25 giugno. Al Teatro EuropAuditorium arrivano Caravaggio di Mauro Bigonzetti con Roberto Bolle e l’Orchestra del TCBO diretta da Bruno Moretti (8–10 ottobre) e, a seguire, l’omaggio di Aterballetto a Ennio Morricone, Notte Morricone (28–29 novembre).
La Stagione Sinfonica si apre all’Auditorium Manzoni con Ton Koopman, al debutto bolognese, tra Mozart e Haydn (10 gennaio). Nel corso dell’anno passano sul podio, fra gli altri, Daníel Bjarnason (prime italiane di due sue pagine, 31 gennaio), Sebastian Weigle (6 febbraio), Constantin Trinks (12 febbraio), Dian Tchobanov con un “tutto Chopin” interpretato da Michail Pletnëv (27 febbraio), Michele Mariotti con un programma wagneriano e Federico Colli solista in Schumann (4 aprile), Andris Poga con la Quarta di Šostakovič e Andreï Korobeinikov nel Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninov (9 aprile). Con l’Orchestra Filarmonica tornano Emanuel Ax diretto da Nicolò Umberto Foron (25 maggio), Yutaka Sado nella Nona di Mahler (16 ottobre) e Roberto Abbado con Šostakovič 1 e Ilya Gringolts in Chačaturjan (26 ottobre). In chiusura, Alpesh Chauhan con Mario Brunello (6 novembre), Ivor Bolton nella Schöpfung di Haydn (20 novembre), una nuova commissione a Pasquale Corrado diretta da Marco Angius (11 dicembre) e il Concerto di San Silvestro con la Nona di Beethoven diretta da Markus Stenz (31 dicembre).
Accanto al cartellone principale, cresce il pubblico delle famiglie con GIOIA. Domenica con Beethoven: otto concerti domenicali alle 11.00, dall’4 gennaio al 13 dicembre, che percorrono l’universo sinfonico di Beethoven con giovani direttori premiati — fra cui Julio García Vico, Aram Khacheh, Sieva Borzak, Christian Blex, Rotem Nir, Giovanni Conti, Benedikt Sauer, Serhii Nesteruk — e le prime parti dell’Orchestra come solisti. Ogni appuntamento è introdotto da Martino Ruggero Dondi. Torna anche la rassegna Jazz on Symphony con la direzione artistica di Paolo Fresu: tre progetti sinfonico-jazz svelati in corso d’anno. Fuori abbonamento, la stagione incrocia poi altre traiettorie: Opera Guccini al Teatro Duse in ottobre 2026 con Giorgio Comaschi e l’Orchestra del TCBO diretta da Alessandro Nidi; la terza edizione dei Disney Concerts all’EuropAuditorium; le collaborazioni con Bologna Festival, Musica Insieme, Festival Respighi, Fondazione Cineteca di Bologna e, come ogni anno, il concerto legato al Concorso di Composizione “2 Agosto”. Crescono i fronti educativi con lo sviluppo della Scuola dell’Opera, i progetti Educational e la nascita di uno Young Artist Program.