Notte Morricone di Marcos Morau arriva in regione. Intervista al coreografo

Il 4 e 5 marzo al Teatro Valli di Reggio Emilia e poi in tour a Modena, Ravenna e Ferrara

28 febbraio 2025

Notte Morricone: un grande talento della danza internazionale celebra un maestro mondiale della musica, due linguaggi  s’intrecciano fino a perdere i confini con la possibilità di dilatare all’infinito un’eredità artistica immensa. A omaggiare il grande compositore Premio Nobel scomparso nel 2020 è Marcos Morau, uno dei coreografi più ricercati del panorama contemporaneo. L’autore spagnolo, con la sua potenza visionaria e la capacità di generare immaginari e di trasfigurare universi musicali ha creato uno  spettacolo, coprodotto dal Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto, che unisce la potenza evocativa della musica di Morricone a una narrazione coreografica avvolgente e che  sta toccando alcune delle più prestigiose città italiane ed europee. Che, finalmente,  potremo vedere in regione, il  4 e 5 marzo al Teatro Valli di  Reggio Emilia, e poi il 16 aprile al  Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena; il 19 giugno al Pala De André di Ravenna e il 1 e 2 novembre al  Teatro Comunale di Ferrara.

Abbiamo incontato il coreografo alla prima nazionale che si è tenuta al Teatro Argentina di Roma, ecco cosa ci ha raccontato:

 

 

Prosa, opera e musica s’incontrano per esplorare il repertorio iconico di Morricone, attraversando il paesaggio del cinema degli ultimi settant’anni. Ma l’omaggio va ben oltre il compendio, perché il coreografo spagnolo scava nel repertorio con l’ambizione di parlare al presente, sprofondando in opere e figure cariche di senso universale. D’altronde, come dice lui stesso “sebbene sia quasi impossibile separare la sua musica dalle immagini che la accompagnano, Morricone trascende e si intreccia con la vita stessa, con i ricordi, con la bellezza e la crudeltà di un mondo che continua ad avanzare”. E sulla sua personale relazione col Maestro, spiega ancora il coreografo: “Spesso mi chiedono che musica ascolti, quale musica mi ispiri o mi accompagni nel mio quotidiano e io rispondo sempre allo stesso modo: dalla musica classica alle nuove ondate contemporanee io prendo ispirazione da molte e diverse fonti, ed Ennio Morricone è sempre in cima alla lista”.

Lo spettacolo, che porta le firme anche di Clara Aguilar (Sound designer), Marc Salicrù (Set e luci) e Silvia Delagneau (Costumi) sarà interpretato da sedici danzatori e sarà ambientato nel crepuscolo di una notte ordinaria nella vita di un creatore che prende appunti davanti ai suoi fogli. “La notte – racconta Morau – sarà piena di visitatori, alcuni musicisti, che risponderanno alla sua chiamata creativa per registrare le sue fuggevoli idee in uno studio di registrazione improvvisato. E lì, tra i fogli e le note musicali, apparirà il ragazzo, quello che voleva essere un medico, quello che sapeva di non suonare mai la tromba come Chet Baker ma il destino aveva riservato per lui un posto migliore, fatto apposta per lui, il posto che lo avrebbe reso un’icona per l’eternità. E la notte continuerà ad avanzare, fino a trasformare la sua casa in un cinema, dove arriveranno visitatori di ogni genere per vedere i suoi film e passare la notte con lui. E ogni notte sarà una nuova opportunità per dare vita al sogno di tutti loro, i musicisti, i bambini, i fidanzati o coloro che vanno al cinema da soli”.

Notte Morricone è prodotto da Fondazione Teatro di Roma, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, il Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, il Centro Teatrale Bresciano, e Ravenna Festival.

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Intervista a Marcos Morau