L'Aroldo di Verdi al Comunale di Modena

Al Teatro Pavarotti-Freni il 28

27 gennaio 2022

A 164 anni da quel 16 agosto 1857 in cui inaugurò, alla presenza dell’autore, il magnifico Teatro Galli di Rimini progettato da Luigi Poletti,  Aroldo  di Giuseppe Verdi va in scena al Teatro Comunale Pavarotti-Freni di Modena venerdì 28 gennaio alle 20 e domenica 30 alle 15.30.

Mai rappresentata a Modena in tempi moderni, l’opera si vedrà in un allestimento di ambientazione contemporanea nato dalla coproduzione con il Teatro Galli di Rimini, l’Alighieri di Ravenna e il Municipale di Piacenza. Un’operazione imponente, dunque per celebrare il ritorno a casa del melodramma scritto dal maestro di Busseto che festeggiò l’apertura del Galli (allora denominato Teatro Nuovo) semidistrutto durante i bombardamenti alleati del 1943 e restituito alla città nel 2018.

A dirigere  Aroldo, per la parte musicale, è Manlio Benzi sul podio dell’Orchestra Luigi Cherubini e del Coro del Teatro Municipale di Piacenza diretto da Corrado Casati, mentre l’allestimento è stato ideato da Emilio Sala e Edoardo Sanchi che firmano per la prima volta insieme la drammaturgia e la regia.

“Il dramma – commenta Emilio Sala – si concentra sull’infedeltà e sul pentimento di una donna totalmente in balia di logiche maschili e maschiliste che sembrano schiacciarne ogni autonomia, ogni impulso emancipatorio, ogni desiderio di riscatto e di verità. Tutto ciò ha enormi conseguenze anche sull’esito finale dell’opera.” Per quanto riguarda invece il rinnovato contesto in cui si svolge l’azione “questa nuova produzione dell’Aroldo, che è andata in scena nell’agosto 2021 nello stesso teatro che lo tenne a battesimo e che viene riadattata ora per il Teatro Comunale di Modena, ripropone l’opera di Verdi in un allestimento che, oltre alla vicenda originale, racconta la storia del teatro di Rimini.”

Il tenore Luciano Ganci vestirà  i panni del protagonista. Roberta Mantegna interpreta Mina, mentre Egberto è Vladimir Stoyanov. Completano il cast Adriano Gramigni, Riccardo Rados e Giovanni Dragano.

Al nuovo allestimento prendono parte Isa Traversi (movimenti scenici), Giulia Bruschi (scene), Elisa Serpilli e Raffaella Giraldi ed Elisa Serpilli (costumi), Nevio Cavina (luci), Matteo Castiglioni, (montaggio video e proiezioni) e Maria Grazia Cervetti e Rinaldo Rinaldi per il rifacimento pittorico del sipario storico realizzato da Francesco Coghetti.