“Maryam” e “Lus”. La camaleontica voce di Ermanna Montanari

All’Arena del Sole di Bologna il 18 e 19 e il 21 aprile

13 aprile 2018

Aprile ci regala due pagine dell’indimenticabile teatro-in-musica nato dal fecondo incontro tra la voce di Ermanna Montanari e la musica di Luigi Ceccarelli e Daniele Roccato. Si tratta di Maryam e di Lus, due spettacoli prodotti dal Teatro delle Albe con la regia di Marco Martinelli e in scena all’Arena del Sole di Bologna (Sala Leo de Berardinis), “Maryam” mercoledì 18 e giovedì 19 aprile (alle 21.00), “Lus” sabato 21 aprile (alle 19.30).

Con Maryam il Teatro delle Albe torna a collaborare con lo scrittore Luca Doninelli, finalista Premio Campiello 2016, che a proposito di questa ultima collaborazione scrive: “L’idea di Maryam viene da lontano, precisamente dalla Basilica dell’Annunciazione di Nazareth dove mi recai tra il 2005 e il 2006. Lì assistetti allo spettacolo di una fila quasi ininterrotta di donne musulmane che entravano nella basilica per rendere omaggio alla Madonna. Conoscevo già la devozione dei musulmani per Maria, ma quella visione mi colpì ugualmente per la sua solennità, per la certezza fiduciosa che quelle donne mi trasmettevano…”.

Lo spettacolo è diviso in quattro movimenti – Preghiera di Zeinab, Preghiera di Intisar, Preghiera di Douha e Maryam – oscillanti tra slanci lirici e crude ricognizioni degli orrori del mondo. La camaleontica Ermanna Montanari è in scena da sola: dona voce e corpo sia al lamento di Maria che alle invocazioni delle donne palestinesi che con Maria condividono il dolore per la morte dei figli e dei fratelli vittime dei sanguinosi conflitti. Sono tre, le donne che si rivolgono a Maryam e le chiedono conforto, dolcezza, grazia, o gridano la propria rabbia, reclamano vendetta, o semplicemente cercano una risposta al perché della guerra e della violenza. Perché Maria, Maryam nel Corano, è una figura centrale della cultura islamica, invocata in tanti santuari musulmani del Medio Oriente e dell’Africa settentrionale affacciata sul Mediterraneo. E in tempi di terrorismi e di ferocia come quelli che stiamo vivendo e che vedono crescere bambini che non hanno mai sperimentato la pace, può diventare la “donna dell’incontro”, colei che rappresenta un ponte tra il cristianesimo, l’islam e la cultura contemporanea.

Ermanna Montanari firma con Marco Martinelli, oltre all’ideazione e regia, anche la cura dello spazio e dei costumi. Le musiche di Luigi Ceccarelli offrono un intreccio di generi tessuto attorno alla spiritualità coranica, indicata come uno dei fulcri dell’indagine di Maryam; la regia del suono è di Marco Olivieri, la consulenza sulla musica araba di Yiad Hafez, la consulenza sulla spiritualità coranica di Luisa Orelli. La voce e le percussioni in audio sono di Marzouk Mejri. Il video, con Khadija Assoulaimani, è stato realizzato da Alessandro Renda. La traduzione in arabo, che compare sul velatino, è dello scrittore Tahar Lamri. Il disegno luci è di Francesco Catacchio.

Il testo di Lus (Luce) è un poemetto di Nevio Spadoni scritto in lingua romagnola e incentrato sulla figura di Bêlda, veggente e guaritrice delle campagne romagnole di inizio Novecento, un potente simbolo di donna vittima dell’ipocrisia di un paese.

Il poema di Spadoni, che è una preghiera-maledizione di Bêlda, in questo spettacolo-concerto si amalgama ad un’architettura sonora originale realizzata da Luigi Ceccarelli assieme a Daniele Roccato, compositore e contrabbassista solista, una delle figure più originali e prestigiose della scena musicale internazionale. Il risultato è un’alchimia che vede in scena la Montanari, Roccato e Ceccarelli a duellare con i loro rispettivi strumenti: la voce, il contrabbasso e il computer (per l’elaborazione elettronica in tempo reale).

Diretto ancora da Marco Martinelli, Lus dunque è un concerto che racconta, senza raccontare, la magia incantatoria dei suoni, antica come il mondo, incarnata con forza nel nostro presente e nelle “facce” disegnate ad acquerello da Margherita Manzelli. Oltre all’animazione dello sfondo, curato assieme a Alessandro e Francesco Tedde, la Manzelli ha disegnato anche l’abito di Bêlda e, assieme a Ermanna Montanari, ha ideato anche gli altri costumi e curato lo spazio scenico. La regia del suono è sempre di Marco Olivieri, il disegno luci di Francesco Catacchio.

Per Conversando di teatro, in programma nella Cappella Ghisilardi del Centro San Domenico per giovedì 19 aprile (alle 17.00), il pubblico potrà dialogare con gli artisti delle Albe e con Adriana Valerio, storica e teologa italiana.

In occasione dello spettacolo-concerto Lus sarà anche possibile vedere Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi, film realizzato l’anno scorso e dedicato alla leader dell’opposizione nonviolenta al regime militare birmano, Nobel per la pace nel 1991. Diretto da Marco Martinelli e interpretato da Ermanna Montanari, il film verrà proiettato venerdì 20 aprile (alle 20.15) al Cinema Lumière.

Sempre in occaasione di queste giornate bolognesi dedicate al Teatro delle Albe, mercoledì 18 aprile, ore 15, ai Laboratori delle Arti/Teatro, si  terrà la presentazione dei volumi “Racconti su un attore operaio. Luigi Dadina nel Teatro delle Albe”, di Michele Pascarella (Titivillus, 2017), e “Amore e anarchia. Uno spettacolo del Teatro delle Albe”, a cura di Cristina Valenti (Titivillus, 2015), intervengono, insieme agli autori, Luigi Dadina, Gerardo Guccini, Laura Mariani, Marco Martinelli, Ermanna Montanari, introduce e coordina Marco De Marinis.