- Data di pubblicazione
- 02/05/2022
- Ultima modifica
- 02/05/2022
Rotta sull’Europa. La quinta edizione di Polis Teatro Festival
Dal 3 all’8 maggio a Ravenna
Per festeggiare il suo primo lustro Polis Teatro Festival supera i confini nazionali e si apre al teatro europeo. La kermesse, con la direzione artistica di ErosAntEros, si snoda dal 3 all’8 maggio tra il Teatro Alighieri, il Teatro Rasi, il Teatro Socjale di Piangipane e le Artificerie Almagià, con un programma che comprende oltre venti eventi, tra spettacoli e incontri, in cui spiccano le prime italiane di maestri della scena internazionale del calibro di Pascal Rambert e Ivica Buljan.
“Temi centrali del festival – spiegano i direttori Davide Sacco e Agata Tomsic – saranno la violenza tra gli esseri umani e nei confronti della nostra unica casa comune la Terra, i conflitti, le migrazioni, la violazione dei diritti fondamentali. Per questi motivi è stata scelta come immagine guida del Festival 2022 la figura tenace di Simone Weil, opera dell’artista-attivista Gianluca Costantini”.
Si parte il 3 maggio all’Alighieri con Every Brilliant Thing, spettacolo con Filippo Nigro, che firma anche la regia assieme a Fabrizio Arcuri, in cui gli spettatori potranno essere chiamati a impersonare alcuni dei personaggi. Tratto dall’omonimo testo del britannico Duncan Macmillan con Jonny Donahoe, lo spettacolo racconta alcuni momenti di viva, trattando con leggerezza e sensibilità la complessa condizione della depressione. Il 4 maggio al Rasi di prosegue con CONFINI di ErosAntEros, spettacolo con Hervé Goffings, Sanders Lorena, Marco Lorenzini, Djibril Mbaye, Agata Tomsic, Emanuela Villagrossi, che racconta le migrazioni contemporanee lanciando un monito sul futuro dell’umanità. Il testo è scritto da Davide Sacco e Agata Tomsic assieme all’autore lussemburghese Ian De Toffoli, e apre il focus sulla drammaturgia francese che comprende anche i debutti di Pascal Rambert con 8 ensemble e di Ivica Buljan con La Machine de Turing, dal testo di Benoit Solès. Il primo, in scena al Rasi il 6 maggio, è un nuovo lavoro del pluripremiato autore e regista che racconta le storie di “otto corpi distanti per aprire la parola e portarli agli occhi del mondo”. Lo spettacolo del croato Buljan, sempre in prima nazionale, è un lavoro tagliente dal testo del drammaturgo francese Solès sulla vita del geniale matematico Alan Mathison Turing. Completano il focus sulla drammaturgia francese altri due lavori: sempre in prima nazionale, la Compagnia Licia Lanera presenta Con la carabina di Pauline Peyrade, in cui Lanera dirige Danilo Giuva ed Ermelinda Nasuto in un testo che accompagna lo spettatore negli inferi, dove viene meno ogni concetto di giusto e sbagliato (dal 5 all’8 maggio al Rasi); sempre il 5 maggio al Rasi, Teatro i presenta Lo straniero – un funerale, per la regia di Renzo Martinelli, con drammaturgia di Francesca Garolla, liberamente ispirato ad Albert Camus. In scena l’attore Woody Neri dà vita a un intenso monologo, ripercorrendo il romanzo e interrogandosi non solo sulla vicenda narrata ma anche sul motivo per cui, ancora oggi, questa storia, questo libro, possa dirci qualcosa.
Segnaliamo poi tre appuntamenti al Teatro Socjale di Piangipane che il 6 maggio ospita Due volte Tito – Sopravvivere alla tragedia, di Virginia Landi, Francesca Mignemi, Eleonora Paris, riscrittura del Tito Andronico di Shakespeare, il primo degli spettacoli scelti dai cittadini Visionari di Ravenna. Il secondo lavoro scelto dallo speciale gruppo di spettatori è VJekyll lu dutturi, una produzione Dimore Creative, di Pietro Cerchiello, con lo stesso Cerchiello e Marina Boselli (7 maggio). L’8 maggio, invece, a ora di pranzo va in scena Capitalismo magico, di e con Nicola Borghesi e Lodo Guenzi / Kepler-452, in cui i due artisti e amici ripercorrono all’alba dei trent’anni il cammino delle proprie vite all’interno del capitalismo. L’8 maggio si prosegue poi al Rasi con un incontro realizzato in collaborazione con Ateatro, con Oliviero Ponte di Pino e Stefano Romagnoli (Spettatoreprofessionista) sul Manifesto dei diritti e doveri degli spettatori, lo spettacolo di compagnia CapoTrave, Piccola Patria di Lucia Franchi e Luca Ricci, con Simone Faloppa, Gabriele Paolocà, Gioia Salvatori e infine una performance ispirata alla figura Ecuba targata Motus: You Were Nothing But Wind con Silvia Calderoni, in scena negli spazi delle Artificerie Almagià.
POLIS Teatro Festival è sostenuto da Comune di Ravenna, Regione Emilia Romagna, Ministero della Cultura, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.