- Data di pubblicazione
- 28/04/2023
- Ultima modifica
- 28/04/2023
Viaggio nei Balcani a Polis Teatro Festival 2023
Dal 2 al 7 maggio a Ravenna
Alla sua sesta edizione, il Polis Teatro Festival diretto da Davide Sacco e Agata Tomšič (ErosAntEros) rafforza ancora di più la sua vocazione internazionale. Stavolta gli occhi sono puntati sui Balcani, con un focus che regala al pubblico una panoramica su alcuni dei protagonisti di un’area geografica ricca di esperienze vitali. Spettacolo simbolo della kermesse, che si snoda dal 2 al 7 maggio in diversi spazi di Ravenna, è Dannato sia il traditore della patria sua! del regista bosniaco-croato Oliver Frljić, uno degli spettacoli sloveni più rappresentati al mondo (il debutto è avvenuto ben 13 anni fa) che parla del crollo della Jugoslavia affrontando gli stereotipi politici a 30 anni dai tragici eventi (6 maggio al Teatro Rasi). Tra gli altri appuntamenti del Balkan Focus (tutti in lingua originale con sovratitoli realizzati in collaborazione con il Dipartimento di Interpretazione e Traduzione di Forlì – Università di Bologna) c’è poi quello col drammaturgo kosovaro Jeton Neziraj, che con lo spettacolo, in prima nazionale, Vergine giurata, affronta la tradizione albanese delle donne che decidono di vivere come uomini, mettendola in relazione con le questioni di genere e lo show business contemporanei (5 e 6 maggio, Arteficerie Almagià) e quello con Branko Šimić, artista poliedrico originario di Tuzla (Bosnia), città gemellata con la Provincia di Ravenna, che con l’installazione performativa Il minatore di Husino, rievoca, in chiave disco, la rivolta dei minatori di Husino (1920) per riflettere sulla transizione dal socialismo al post-capitalismo (6-7 maggio, Ridotto del Rasi).
Sempre nell’ambito del Focus si vedrà poi (il 3 maggio al Rasi) uno spettacolo cult, A come Srebrenica, interpretato da Roberta Biagiarelli, uno dei ritratti più intensi che il teatro abbia dedicato al genocidio di Srebrenica, e il giovane talento italo-albanese Klaus Martini, con il monologo PPP ti presento l’Albania, miscellanea di storie autobiografiche, rielaborazioni autoriali ed estratti dalle opere di Pasolini, in scena al Teatro Socjale di Piangipane il 7 maggio. Il 6 e 7 maggio si attraversano invece le sale del MAR – Museo d’Arte della città, per assistere alla prima assoluta di Nemico (attraversando i Balcani) del collettivo francese ZONE -Poème-, coproduzione di POLIS Teatro Festival con una tappa del progetto internazionale Ennemi, incentrato sul concetto di nemico, e sviluppata a seguito di una lunga residenza degli artisti nei Balcani. Molto atteso, il 7 maggio alle Arteficerie Almagià, Il gioco di Žiga Divjak, nuova promessa del teatro documentario sloveno, un lavoro di forte coinvolgimento sulla rotta migratoria balcanica.
Lo sguardo di Polis si allarga poi ad alcune delle più interessanti esperienze del contemporaneo europeo, puntando i riflettori su artisti internazionali più giovani, ma già affermati all’interno del panorama teatrale internazionale. Tra gli oltre venticinque appuntamenti, da non perdere è sicuramente lo spettacolo di apertura, la prima italiana del progetto transdisciplinare dell’artista italo-svedese Gemma Hansson Carbone, tratto dal poema Muoio come un paese del noto autore greco Dimitris Dimitriadis (2 e 3 maggio, partenza dal Rasi). Lo spettacolo è itinerante e coinvolge l’artista e il suo pubblico in una esplorazione collettiva di diverse pratiche artistiche e scientifiche (teatro, architettura, antropologia, archeologia, body art, poesia e cartografia). In programma ci sono anche gli ultimi due lavori di ErosAntEros: lo spettacolo multidisciplinare LIBIA, tratto dall’omonima graphic novel di Francesca Mannocchi e Gianluca Costantini (5 maggio, Teatro Rasi) e GAIA, il nuovo spettacolo partecipativo e site-specific sul tema fondamentale dell’emergenza climatica che, coprodotto con Ravenna Festival, debutterà il 10 e 11 giugno 2023 al Teatro Alighieri in un epilogo straordinario del festival.
Tra gli altri spettacoli organizzati in collaborazione con reti nazionali segnaliamo quelli scelti dai cittadini attraverso il progetto L’Italia dei Visionari (la Compagnia Lumen con Come la roccia, l’acqua e la neve, e la regista e autrice Luisa Guarro con Una storia per Euridice) mentre Marco Ceccotti porta in scena Questa splendida non belligeranza (selezione In-Box 2022). Molti, infine, gli incontri con artisti e studiosi, le tavole rotonde, i convegni e le attività formative.
POLIS Teatro Festival è sostenuto da Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna, Otto per Mille della Chiesa Valdese, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna.