Potere e politica: ecco il fil rouge che attraversa tutta la XXIV edizione del Festival Verdi

Dal 21 settembre al 20 ottobre 2024 tra Parma, Busseto e Fidenza

04 settembre 2024

In Verdi, il potere in tutte le sue forme, sia politiche che personali, è una forza che corrompe anche i migliori. Nella lotta tra oppressi e oppressori, solo la morte, ineluttabile, emerge come unica forma di coercizione insuperabile. In questa XXIV edizione del Festival Verdi, le opere in cartellone — dalla forza giovanile di Attila allo slancio risorgimentale de La battaglia di Legnano, fino alla raffinatezza di Un ballo in maschera e Macbeth — riflettono questa complessa visione, dove corruzione e disperazione permeano ogni relazione umana.

Potere e politica dunque, temi cari a Verdi e sempre attuali nel dibattito culturale e sociale che ritroveremo dal 21 settembre al 20 ottobre 2024 tra Parma, Busseto e Fidenza. Il Festival, inaugurato dalla vivace Verdi Street Parade, propone le quattro grandi operedel Maestro di Busseto: Macbeth in versione francese (Teatro Regio Parma — 26 settembre; 6, 13, 17 ottobre); Un ballo in maschera (Teatro Verdi di Busseto — 27 e 28 settembre; 5, 12, 18 ottobre); La battaglia di Legnano (Teatro Regio Parma — 29 settembre; 4, 20 ottobre) in tre nuovi allestimenti firmati rispettivamente da Pierre Audi, Daniele Menghini e Valentina Carrasco e diretti da Roberto Abbado, Fabio Biondi e Diego Ceretta; e Attila in forma di concerto (Teatro Magnani di Fidenza — 3 e 11 ottobre) con la direzione di Roberto Frizza. Oltre alle opere, il programma include la monumentale Messa da Requiem (Teatro Regio Parma — 19 ottobre) e il prestigioso Gala Verdiano (Teatro Regio Parma — 10 ottobre), diretti da Francesco Lanzillotta e James Conlon.

Un’edizione in cui grandi interpreti di fama internazionale dialogano con artisti di nuova generazione: Riccardo Fassi, Lidia Fridman, Luciano Ganci, Mika Kares, Giorgi Manoshvili, Roberta Mantegna, Francesco Meli, George Petean, Michele Pertusi, Ernesto Petti, Marina Rebeka, Giovanni Sala, Luca Salsi, Fabio Sartori, Vladimir Stoyanov, Marta Torbidoni, Szilvia Vörös, insieme ai giovani talenti provenienti dall’Accademia Verdiana, diretta da Francesco Izzo.

Una delle novità più attese di questa edizione è la sezione Ramificazioni, che aprirà nuovi itinerari musicali attraverso le opere di compositori come Luigi Nono, Arnold Schönberg, Dmitrij Šostakóvič e Claudio Monteverdi. Con questa sezione, il Festival traccia un dialogo tra Verdi e i grandi maestri del passato e del presente, esplorando le connessioni tra potere, politica e aspirazione alla libertà in un contesto contemporaneo. Saranno protagonisti di questa sezione artisti del calibro di Teodor Currentzis, Maxime Pascal e Shirin Neshat. In questa sezione vedremo anche la nuova coproduzione del Centro Coreografico Nazionale /Aterballetto, Il combattimento di Tancredi e Clorinda
 di Monteverdi, regia di Fabio Cherstich, coreografie di Philippe Kratz.
Il Festival Verdi 2024 vede inoltre il rinnovo di importanti collaborazioni, tra cui quella con La Toscanini, il Coro del Teatro Regio di Parma e il Teatro Comunale di Bologna, insieme all’intensificazione del legame scientifico con l’Istituto Nazionale di Studi Verdiani.

Parallelamente al festival, si terrà la IX edizione del Verdi Off, manifestazione che porta il teatro fuori dal teatro, con eventi aperti a tutta la comunità, promuovendo l’inclusione e l’accessibilità. Tra le iniziative di quest’anno, spicca il Concorso Verdi Extreme, rivolto ad artisti under 35, promosso dagli International Friends of Festival Verdi.

Il Festival Verdi è realizzato grazie al contributo di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Reggio Parma Festival, Comune di Parma.