Costruito intorno alla metà dell’Ottocento nella Rocca dei Pallavicino, castello duecentesco rimaneggiato in stile neomedievale alla stessa epoca, il teatro, progettato dall’architetto Pier Luigi Montecchini, amplia una sala preesistente, in cui Giuseppe Verdi si era esibito nelle sue prime prove di musicista.
All’inaugurazione solenne del 15 agosto 1868, tuttavia, il Maestro, che pure contribuì finanziariamente all’edificazione, non volle essere presente, benché nell’occasione venissero allestite due sue opere: “Il Ballo in maschera” e “Rigoletto”.
Fino alla chiusura per inagibilità, nel 1987, ha ospitato una regolare stagione lirica ed è stato meta di pellegrinaggio per migliaia di melomani. Nel 2000 i restauri hanno restituito alla luce la sala a ferro di cavallo, i trentadue palchetti in legno su due ordini, il palco reale e il loggione, riportando in vita la decorazione pittorica di Gioacchino Levi, Giuseppe Baisi e Alessandro Malpeli.
Per il centenario della morte di Verdi, nel 2001, andarono in scena due memorabili edizioni dell’“Aida” e del “Falstaff”, dirette da Franco Zeffirelli e Riccardo Muti. Oggi, gestito dal Comune di Busseto, ospita produzioni liriche, concerti sinfonici e il concorso internazionale per voci verdiane “Città di Busseto”.