Nuovo Cielo Nuova Terra. Le nuove stagioni di ERT/Teatro Nazionale

52 produzioni e coproduzioni, 23 spettacoli in prima assoluta e 4 prime nazionali

08 settembre 2023

Scoprire un nuovo cielo e una nuova terra, come si scopre l’amore, per sua natura sconfinato (come Shakespeare fa dire ad Antonio e Cleopatra). Il nuovo claim di ERT/Teatro Nazionale anticipa una dedica al Bardo, ma è anche cornice di senso per i cartelloni della stagione 2023/24. Dopo i successi dell’anno appena concluso, che hanno visto ERT scalare la vetta dei Teatri Nazionali per dimensione d’impresa e per punteggio qualitativo e quantitativo, il Nazionale diretto da Valter Malosti annuncia i nuovi numeri: 52 produzioni e coproduzioni, di cui 30 nuovi allestimenti e 22 riprese, 3 internazionali, 23 spettacoli in prima assoluta e 4 prime nazionali.

Dal ricco intreccio che si snoda tra i teatri di Bologna, Modena, Castelfranco Emilia e Cesena, emergono intanto un omaggio a Giovanni Testori, in occasione del centenario della nascita, con due spettacoli, rispettivamente firmati da Malosti e da Sandro Lombardi, e una serata a cura di Giovanni Agosti con Umberto Orsini. Poi torna Carne, la rassegna dedicata alla drammaturgia fisica, curata da Michela Lucenti, in cui spiccano il nuovo lavoro del coreografo tedesco Hannes Langolf e una personale dedicata al coreografo israeliano Sharon Fridman. Una dedica è rivolta poi al tema del lavoro che attraversa vari spettacoli, tra i quali il debutto italiano di Pendulum di Marco Martinis nell’ambito del progetto europeo Prospero – Extended Theatre. E infine ampio spazio appunto all’opera di Shakespeare con molti attraversamenti, dediche, riscritture, come quella di Valter Malosti che dirige Antonio e Cleopatra, spettacolo che lo vede interprete assieme ad Anna Della Rosa.

Al di là dei temi chiave e dei focus, il panorama delle nuove produzioni e co-produzioni è ampio e vario, coinvolge molti maestri e maestre della scena internazionale (sia sul fronte di regia e scrittura che di interpretazione) e spazia da Frankenstein (a love story), il nuovo spettacolo di Motus, a Mon absente di Pascal Rambert, da Giulietta e Romeo di Roberto Latini al nuovo lavoro di Matilde Vigna (Chi resta), dalla Fedra secondo Federico Tiezzi a Les fleurs  di Balletto Civile e Michela Lucenti. Si vedranno poi il regista Jacopo Gassmann alle prese con The City di Martin Crimp e l’atteso debutto alla regia teatrale di Nanni Moretti con un testo tratto da Natalia Ginzburg che vede tra gli interpreti Valerio Binasco e Daria Deflorian. Sempre Deflorian, assieme a Federica Fracassi, è protagonista anche di una rilettura del La vita che ti diedi di Pirandello, firmata da Stéphane Braunschweig, direttore artistico dell’Odéon – Théâtre de l’Europe.

Tra gli altri artisti e artiste i cui lavori sono prodotti o co-prodotti da ERT ci sono poi ErosAntEros con la band cult slovena Laibach che propongono una rilettura di Santa Giovanna dei Macelli di Bertolt Brecht, il testo Scandisk di Vitaliano Trevisan, portato in scena da Jacopo Squizzato, un tris di interpreti eccellenti, ovvero Eva Robin’s, Beatrice Vecchione e Matilde Vigna che portano in scena Le serve di Genet per la regia di Veronica Cruciani, un progetto site-specific di Cuocolo Bosetti / IRAA Theatre, una performance di Roberta Lidia De Stefano, l’ultimo progetto dello scrittore e drammaturgo Antonio Moresco (Il buio), Emanuele Aldrovandi con un nuovo testo, Come diventare ricchi e famosi da un momento all’altro; e ancora si vedranno La mano sinistra di Industria Indipendente, uno spettacolo omaggio di Mario Perrotta a Calvino (Come una specie di vertigine, Il Nano, Calvino, la libertà).  Il nuovo lavoro di Marco Lorenzi, Come gli uccelli, dal capolavoro drammaturgico di Wajdi Mouawad. Da segnalare infine due appuntamenti con Shakespeare e con il Teatro dei Venti nelle carceri di Castelfranco Emilia e Modena.

Molte sono anche le ospitalità di artisti e spettacoli di levatura nazionale e internazionale. Nei due spazi bolognesi, tra Arena del Sole e Teatro delle Moline, accanto ai tanti progetti produttivi segnalati, si avrà l’opportunità di incontrare tra gli altri Filippo Timi, accompagnato dai musicisti Rodrigo D’Erasmo e Mario Conte, con un lavoro che interseca la scrittura di Pasolini con sperimentazioni musicali; Toni Servillo in Tre modi per non morire; Ascanio Celestini con il suo ultimo spettacolo L’asino e il bue, e ancora tra gli altri Licia Lanera con lo spettacolo vincitore lo scorso anno del Premio Ubu, Con la carabina; ed Enrico Baraldi con Non tre sorelle / НЕ ТРИ СЕСТРИ.  Da non perdere sono poi il ritorno a Bologna di Pippo Delbono, artista di casa ERT, con il suo ultimo lavoro Amore, e le riprese di altre produzioni ERT: Il Capitale. Un libro che non abbiamo ancora letto di Kepler-452; Il Ministero della Solitudine di Lisa Ferlazzo Natoli e Alessandro Ferroni de lacasadargilla; Uno sguardo dal ponte da Arthur Miller diretto da Massimo Popolizio. Sempre a Bologna, nell’ambito di Carne, assieme ai già citati Hannes Langolf e Sharon Fridman, saranno protagonisti il giapponese Saburo Teshigawara con The Idiot, ma soprattutto numerosi giovani artisti e artiste.

Allo Storchi di Modena si parte invece con un appuntamento speciale del già citato omaggio a Testori: Umberto Orsini interpreta Luchino. Visconti secondo Testori, una biografia-racconto tra cinema e teatro dell’incontro tra due protagonisti della cultura del Novecento. Poi, oltre alle grandi produzioni e co-produzioni segnalate in apertura, tra lo Storchi e il Nuovo Teatro delle Passioni (che verrà inaugurato proprio da due produzioni della dedica a Testori, Maddalene (da Giotto a Bacon), di e con Malosti e Erodiàs + Mater strangosciàs, nuovo progetto a cura di Sandro Lombardi per Anna Della Rosa), si vedranno molte personalità della scena italiana amate dal grande pubblico: i Leoni d’Oro Rezza/Mastrella con Hýbris; Lella Costa e Gabriele Vacis con Cuore di burattino dal capolavoro di Collodi; Neri Marcoré in La buona novella da Fabrizio De André; il Tony Award Stefano Massini con L’interpretazione dei sogni; e Natalino Balasso che guida gli allievi del corso di Alta Formazione della Scuola Iolanda Gazzerro in La macchina comica; e Paolo Pierobon – interprete nell’ultimo film di Marco Bellocchio – diretto da Carmelo Rifici in De Gasperi: l’Europa brucia. E ancora Massimiliano Civica con Giorni felici di Samuel Beckett, Ermanna Montanari in Madre, e la compagnia italo-australiana Cuocolo Bosetti / IRAA Theatre con la performance itinerante site-specific Teatro.  Tre invece gli spettacoli dedicati alla storia politica italiana: oltre a De Gasperi di Rifici, Giacomo. Un intervento d’arte drammatica in ambito politico, un progetto di Elena Cotugno e Gianpiero Borgia su Giacomo Matteotti; Se ci fosse luce di Francesca Garolla dedicato al caso Moro e agli anni del terrorismo.

A Modena sbarcano poi alcuni spettacoli del progetto Come devi immaginarmi dedicato a Pasolini, tra i quali Calderon di Fabio Condemi, Orgia con Gabriele Portoghese e Federica Rosellini; Porcile di Nanni Garella / Arte e Salute e Michela Lucenti / Balletto Civile; e Davidson di Maurizio Camilli con il giovanissimo performer Confident Frank. Tra gli appuntamenti di Carne a Modena segnaliamo almeno quelli con Balletto Civile / Michela Lucenti, con la Compagnia Abbondanza Bertoni e con Chiara Taviani. Al Teatro Dadà di Castelfranco Emilia, oltre ad alcune produzioni ERT, vanno poi in scena Accabadora tratto dal romanzo più amato di Michela Murgia, diretto da Veronica Cruciani; un volto noto e amato dal grande pubblico, Paolo Rossi con Da questa sera si recita a soggetto! Ispirato a Pirandello, e un appuntamento musicale con gli irriverenti Oblivion che portano in scena Tuttorial.

Molto ricco è anche il cartellone del Bonci di Cesena, dove oltre alle produzioni ERT saranno ospiti volti della scena italiana amati dal grande pubblico come Luigi Lo Cascio, che nel centenario della nascita ha dedicato con Marco Tullio Giordana un raffinato monologo a Pier Paolo Pasolini, Pa’, due grandi prime attrici come Laura Marinoni e Elisabetta Pozzi nella Maria Stuarda di Friedrich Schiller con la regia visionaria di Davide Livermore. Novità di questa Stagione è L’altro sguardo Nuovi linguaggi della scena, rassegna dedicata alle più innovative forme della creazione teatrale: in programma per la prima edizione tre realtà artistiche mai ospitate al Bonci: Kepler-452, Sotterraneo, Marco D’Agostin. Nell’ambito di Carne oltre a Over Dance di Angelin Preljocaj e Rachid Ouramdane, saranno ospiti Marcos Morau del collettivo spagnolo La Veronal con un pezzo interpretato dall’ensemble italiano Spellbound Contemporary Ballet in dittico con un’opera del direttore Mauro Astolfi; una produzione di Roberto Castello e Dewey Dell con l’ultima creazione, Le Sacre du Printemps. Fra gli artisti stranieri ospitati, la prestigiosa compagnia berlinese simbolo del teatro di figura europeo, Familie Flöz con uno dei suoi spettacoli cult, Teatro Delusio e la regista Irina Brook che presenta Seagull Dreams dal Gabbiano di Čechov con Geoffrey Carey e Pamela Villoresi. Fra gli italiani anche Daniele Russo in Le cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello diretto da Gabriele Russo, il monologo di Luca Bizzarri NonHannoUnAmico e il nuovo show di Massimo Lopez e Tullio Solenghi, Dove eravamo rimasti.

Al centro del cartellone musicale, che si avvale quest’anno della consulenza artistica del Maestro Carlo Boccadoro, personalità come il grande trombettista Rob Mazurek con la sua Exploding Star Orchestra, Uri Caine e Paolo Fresu, l’orchestra sinfonica della Filarmonica “Arturo Toscanini” con il celebre Trio di Parma diretti da Diego Ceretta, i Solisti della Scala (Simonide Braconi, Fabrizio Meloni e Andrea Rebaudengo), il raffinato pianista e compositore milanese Antonio Zambrini e infine quattro concerti del Conservatorio “Bruno Maderna” di Cesena. Confermata anche la programmazione che si rivolge ai più piccoli con la rassegna UN, DUE, TRE…TEATRO! con quattro spettacoli pomeridiani.