- Data di pubblicazione
- 12/09/2022
- Ultima modifica
- 27/09/2022
Torna Vie! La XVI edizione del Festival di ERT
Dal 7 al 16 ottobre a Modena, Bologna, Cesena, Vignola
L’ultima edizione, nel 2020, fu letteralmente interrotta dallo scoppio della pandemia e dalle prime restrizioni attuate in regione. Adesso Vie Festival, tra i più prestigiosi festival teatrali italiani, torna finalmente ad abitare i teatri di ERT / Teatro Nazionale con un progetto, a cura di Barbara Regondi, che, come alle origini, torna a svolgersi a ottobre, con dieci giorni di programmazione, dal 7 al 16 ottobre, che aprono una finestra sulla creazione contemporanea italiana e internazionale, intrecciandosi con Carne, focus di drammaturgia fisica a cura di Michela Lucenti partito a giugno.
La XVI edizione, la prima con la direzione di Valter Malosti, chiama a raccolta artisti e artiste da sette paesi diversi: Marocco, Libano, Grecia, Polonia, Germania, Spagna e naturalmente Italia. Con un solo comune denominatore: intercettare le tendenze contemporanee e leggere i nodi cruciali del presente (intimo e politico) attraverso le arti performative. “VIE – commenta Malosti – che ha il merito di aver fatto conoscere in Italia alcuni artisti oggi più affermati, si concentra sulla creazione contemporanea con l’obiettivo di intercettare nuove identità nel campo dello spettacolo dal vivo, presentando spesso artiste e artisti per la prima volta in Italia, come è anche il caso di questa edizione. Dieci giorni di programmazione che portano in Emilia-Romagna alcune delle più interessanti proposte internazionali, ma anche diverse realtà italiane indipendenti, di cui ERT sostiene produttivamente il percorso”.
Si comincia con Éléphant della coreografa e danzatrice Bouchra Ouizguen in prima nazionale nell’ambito di Carne, il 7 e 8 ottobre al Teatro Storchi di Modena: astro della scena marocchina e internazionale, l’artista guida le danzatrici della sua Compagnie O in un coro di voci intense, un corpo collettivo in suggestivo bilico tra forza e fragilità, come l’elefante a cui fa riferimento il titolo. Si prosegue con altri due spettacoli del focus: il 7 e l’8 ottobre l’Ex Chiesa dello Spirito Santo a Cesena ospita la prima nazionale di El Elogio de la fisura di Lorena Nogal, storica performer del gruppo La Veronal che qui si presenta come coreografa, mentre il 9 ottobre il pubblico del Bonci di Cesena incontra La Veronal, compagnia spagnola diretta da Marcos Morau formata da artisti provenienti dalla danza contemporanea, dal cinema, dalla fotografia e dalla letteratura, che presenta Opening Night, un’opera d’arte totale ispirata alle atmosfere del cinema di Cassavetes. Sempre a Cesena, al Teatro Comandini (8 e 9 ottobre) e poi a Modena presso la Biblioteca Civica “A. Delfini” (dal 12 al 15 ottobre), si vedrà I AM (VR), opera in virtual reality della regista tedesca Susanne Kennedy, Premio Europa per il Teatro 2017, e dell’artista multidisciplinare Markus Selg, in collaborazione con Rodrik Biersteker.
Tra gli altri ospiti internazionali, per la prima volta in Italia (14 e 15 ottobre all’Arena del Sole) arriva la regista greca Argyro Chioti con Halepas, una tragedia contemporanea che ripercorre la vita e il difficile rapporto con la madre dello scultore greco Yannoulis Halepas, definito dalla critica “l’Auguste Rodin della Grecia”, con un cast d’eccezione del mondo teatrale e cinematografico greco. Al MAST.Auditorium a Bologna l’11 ottobre arriva l’artista visivo, attore e regista libanese Rabih Mroué con The Pixelated Revolution. A non academic-lecture, un’indagine sul ruolo che hanno foto e video dei nostri cellulari nella documentazione della storia contemporanea, a partire dalle immagini di violenza e morte registrate dai civili durante la rivoluzione siriana contro il regime di Assad. Sicuramente da non perdere lo spettacolo di chiusura del festival: Imagine di Krystian Lupa, in prima nazionale il 15 e 16 ottobre al Teatro Storchi di Modena, opera monumentale (della durata di oltre cinque ore) in cui analizzando gli ideali della controcultura degli anni ’70, il grande regista polacco porta sul palcoscenico il tema della pace.
Uno spazio importante è riservato alla ricerca italiana, con il debutto, al Teatro Fabbri di Vignola (8 e 9 ottobre) de Il Ministero della Solitudine di lacasadargilla prodotto da ERT per la regia di Lisa Ferlazzo Natoli che firma insieme ad Alessandro Ferroni un lavoro con la drammaturgia del testo di Fabrizio Sinisi e la drammaturgia del movimento affidata a Marta Ciappina. Lo spettacolo, nato dalla notizia vera dell’istituzione in Gran Bretagna di un Ministero della solitudine, riflette appunto sulla solitudine con cinque attori e attrici e altrettante storie di loneliness. Dall’8 al 12 ottobre sul palco bolognese dell’Arena del Sole Kepler-452 debutta invece con Il Capitale. Un libro che ancora non abbiamo letto, ancora una produzione ERT in cui, prendendo spunto dall’opera di Karl Marx, la compagnia bolognese porta in scena tre operai della GKN di Campi Bisenzio, ripercorrendone le lotte sindacali del 2021. Dal 12 al 15 ottobre Drama Teatro a Modena ospita poi il debutto in prima assoluta di Forma Sonata, la performance multimediale dell’eclettico artista Daniele Spanò, un progetto in cui si intrecciano lirica e videoarte, mentre al Fabbri di Vignola il 13 e 14 ottobre si vedrà ECLOGA XI di Anagoor, compagnia Leone d’Argento alla Biennale Teatro 2018 che in questo lavoro si confronta, nel centenario dalla nascita, con la lezione di Andrea Zanzotto.
Per il focus sulla danza, l’8 e il 9 ottobre in prima assoluta arriva sul palco dell’Arena del Sole Karnival di Michela Lucenti / Balletto Civile, una riflessione a partire dal concetto di Carnevale e di festa, mentre il 14 e 15 ottobre è la volta de GLI ANNI di Marco D’Agostin che in veste di autore-coreografo dirige la danzatrice Marta Ciappina. Il titolo evoca il racconto biografico e insieme generazionale del romanzo di Annie Ernaux, così come la popolarissima canzone degli 883, in una performance composta da una playlist di brani pop e rock dagli anni ’80, ’90 e 2000, che ci proietta in una carrellata di ambienti, scene e frammenti vari di vita familiare.
Segnaliamo infine tre appuntamenti extra: la performance Invettiva inopportuna della Compagnia Laminarie (al Dom la Cupola del Pilastro di Bologna (8, 14 e 15 ottobre), la presentazione all’Arena del Sole di Bologna del progetto e della nuova piattaforma digitale di video on demand di Prospero Extended Theatre, il network transnazionale di cui ERT è tra i fondatori fin dal 2006 (9 ottobre) e la presentazione di due libri, sempre all’Arena del Sole: Esotici, erotici, psicotici. Il peggio degli anni Settanta in 120 film di Renato Palazzi (Cue Press, 2021) e Summa critica. Il teatro di Maria Grazia Gregori curato da Leonardo Mello (Ubulibri, 2022), con i giornalisti e critici teatrali Antonio Audino, Anna Bandettini, Magda Poli e Maurizio Porro.
VIE Festival è un progetto di Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, realizzato grazie a Regione Emilia-Romagna, Comune di Modena, Comune di Bologna, Comune di Cesena, Città di Vignola. Con il sostegno di Fondazione di Modena, Fondazione MAST, Biblioteca Civica “A. Delfini” Modena.